
Necessari subito interventi strutturali prima che degrado e incuria aggravi la situazione. Fondamentale, dunque, il “Sistema Sensoworks”
Dopo il crollo del ponte Morandi è tornata alla ribalta la necessità di controllare le infrastrutture stradali e le strutture cittadine e scolastiche e di eseguire interventi di manutenzione che possano ripristinare i margini di sicurezza e di fruibilità degli edifici, delle strade e dei ponti.
Il CNR ha rilevato che in Italia ci sono 12mila strutture e infrastrutture che devono essere subito controllate e per le quali devono subito partire gli interventi di manutenzione. Sono ponti, strade, palazzi, uffici e scuole.
Si sa che l’Italia, anche per via della sua storia, ha molti edifici antichi che hanno bisogno di interventi di recupero e restauro. Ma dagli anni 70 in poi, con il boom economico, nel Belpaese sono stati costruiti molti edifici e strade anche con materiali non sempre “a norma”: infatti, in molti casi, nel corso di eventi eccezionali, tali strutture sono crollate provocando numerose vittime tra la popolazione e devastando interi centri urbani. In molti casi, le opere di ricostruzione sono ferme da anni, perché i fondi a disposizione prendono altre vie o si perdono nella burocrazia italiana.
Ma i pericoli non sono scongiurati e i problemi restano. Ci sono altre strutture a rischio. Per queste ragioni i controlli e gli interventi sono necessari e devono essere eseguiti immediatamente, da personale specializzato che deve conoscere e applicare norme ben precise.
In questo senso, la tecnologia ci dà ancora una volta una mano.
Il sistema realizzato da Sensoworks, la startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale supportata da piattaforme multilivello, permette, tramite un algoritmo, «di raccogliere e processare l’insieme di dati, relativi alle infrastrutture, con una velocità ed un’efficienza fuori dalla portata umana. Il “sistema Sensoworks” – spiega Niccolò De Carlo, ceo e co-fondatore di Sensoworks – è in grado di suggerirci corrispondenze e legami tra gruppi di dati che a noi umani sfuggirebbero. Il sistema include sensori di spostamento, inclinometrici, interferometrici, di temperatura, di umidità, trasduttori di pressione, accelerometri piezoelettrici, geofoni, estensimetri, anemometri ad ultrasuoni, distanziometri, misuratori di forza nella connessione tra i giunti, sensori in fibra ottica in grado di rilevare anche le deformazioni nelle strutture, accelerometri che misurano le vibrazioni e molti altri dispositivi cutting-edge».
Sensoworks è un sistema di monitoraggio diviso in 4 aree: la rete di sensori, il sistema di trasmissione, il sistema di raccolta dati e l’algoritmo di elaborazione. Il software effettua automaticamente e continuamente il monitoraggio, facendo scattare un allarme qualora vengano oltrepassati i valori di soglia preimpostati per ogni sensore collegato. Vengono raccolti numerosi dati ambientali, economici e sociali, vengono incrociati e il risultato permette di “prevedere” eventuali situazioni rischiose e impreviste, così da poter intervenire miratamente, prima che sopraggiunga il degrado della struttura. In questo modo, è evidente, si possono risparmiare tanti soldi e si possono evitare tanti problemi e situazioni rischiose.
«Attraverso l’elaborazione di variazioni di dati di minima entità è possibile diagnosticare problemi di massima entità. Anche i parametri non-strutturali —quali possono essere quelli relativi al vento ed alle vibrazioni da traffico veicolare— diventano di fondamentale importanza nel nostro modello di monitoraggio dinamico, perché ci consentono di prevedere “nuove forze” che potrebbero non essere più compatibili con la struttura e che potrebbero generare perfino fenomeni di risonanza».
Questo sistema acquista maggiore valenza soprattutto durante la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada, promossa dall’ONU e dalla Federazione europea vittime della strada, celebrata oggi, domenica 15 novembre.
Sensoworks si fa portavoce di un sistema di nuova generazione per il monitoraggio e la sicurezza delle infrastrutture stradali che da gennaio 2021 migliorerà ulteriormente il sistema, aumentando fortemente l’efficienza e la trasparenza dei processi.