Stabilimenti balneari nella lente dei NAS: 3 spiagge su 2 abusive e prive di igiene

Su 838 strutture e relative aree di preparazione e somministrazione degli alimenti controllate, 257 erano irregolari. Chiuse 20 aree ricettive e di preparazione dei pasti operanti all’interno dei plessi balneari a causa di gravi criticità strutturali ed igieniche

 

In queste settimane i Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, stanno eseguendo numerosi controlli presso gli stabilimenti balneari e i villaggi turistici, per verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti agli utenti nel periodo vacanziero. Le attività ispettive, condotte in tutta Italia, hanno finora interessato 838 strutture e relative aree di preparazione e somministrazione degli alimenti, rilevandone 257 irregolari (pari al 31% degli obiettivi ispezionati), contestando 415 sanzioni penali ed amministrative per oltre 290 mila euro. In seguito ai controlli, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 11 titolari di attività e sono stati disposti 20 provvedimenti di chiusura nei confronti di aree ricettive e di preparazione dei pasti operanti all’interno dei plessi balneari a causa di gravi criticità strutturali ed igieniche, per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro. Tra queste, sono 8 le strutture risultate attivate e funzionanti sebbene in assenza di autorizzazione.

Ambienti sporchi e carne avariata

In particolare, il NAS di Reggio Calabria ha accertato che uno stabilimento balneare era stato adibito abusivamente nelle ore serali a luogo di ritrovo ed intrattenimento, del tipo “discoteca all’aperto”, con  circa 500 avventori, in assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza. Tra le violazioni più diffuse, inoltre, sono state riscontrate carenze igieniche degli ambienti, come spogliatoi, servizi igienici e locali di preparazione dei pasti, spesso rimediati in spazi ristretti, privi dei minimi requisiti per garantire condizioni ottimali di funzionamento e di manutenzione. Ulteriori situazioni di inosservanza sono state rilevate sulla normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro e di prevenzione ai rischi di utilizzo delle strutture da parte degli utenti, inclusa la mancanza delle periodiche pulizie, sanificazioni e derattizzazioni. Presso i punti ristoro interni alle strutture, sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di alimenti irregolari, destinati alla somministrazione alla clientela, risultati scaduti di validità, privi di tracciabilità e conservati in cattivo stato di conservazione. I controlli dei Carabinieri NAS proseguiranno allo scopo di garantire la salute dei cittadini e la sicurezza del consumatore.

Le operazioni più rilevanti

I Nas Livorno hanno disposto la chiusura di tre ristoranti annessi a rispettivi stabilimenti balneari di cui uno nella provincia di Livorno e due nella provincia di Lucca. Nel corso dei controlli svolti sono emerse precarie condizioni igienico sanitarie per presenza diffusa di sporco pregresso, tracce di unto in tutti gli ambienti, sugli impianti ed attrezzature di lavorazione nonché, con particolare riferimento allo stabilimento livornese, insetti e blatte morte sulla pavimentazione dei locali della cucina e del deposito alimenti. Inoltre ssono stati sequestrati alimenti (ittici, carnei e preparati del valore di 3.000 euro) detenuti in cattivo stato di conservazione (per presenza di muffe, bruciature da invecchiamento, ghiaccio) e conservati promiscuamente all’interno di involucri non idonei all’uso. Il valore stimato delle tre attività sospese corrisponde complessivamente ad oltre un milione di euro.

Dai Nas Catania  arriva il sequestro di 90 litri di olio d’oliva condizionato all’interno di contenitori privi di etichetta, in evidente stato di irrancidimento, e di 5 kg di carni avicole in cattivo stato di conservazione congelate abusivamente, rinvenuti presso il punto di ristoro annesso ad uno stabilimento balneare di Catania. Disposta inoltre la chiusura di un esercizio di somministrazione e di un deposito alimenti, entrambi privi dei requisiti igienico-sanitari e strutturali, attivati abusivamente all’interno di 2 ulteriori stabilimenti balneari della provincia catanese.

Il NAS di Reggio Calabria ha deferito all’Autorità giudiziaria il legale responsabile di uno stabilimento balneare di Reggio Calabria per aver promosso, senza alcuna autorizzazione, un evento danzante all’interno della struttura del tipo “discoteca all’aperto”, con all’interno circa 500 avventori.

Tra le violazioni più diffuse, carenze igieniche degli ambienti, come spogliatoi, servizi igienici e locali di preparazione dei pasti

A conclusione delle attività ispettive svolte presso tre stabilimenti balneari della provincia di Napoli, i NAS Napoli hanno sequestrato  250 kg tra carne, pesce e preparati di gastronomia  risultati privi di indicazione utile alla rintracciabilità. Disposta, contestualmente, l’immediata sospensione dell’attività di somministrazione alimenti di uno dei tre stabilimenti poiché priva dei requisiti minimi igienico sanitari e con ambienti insudiciati, senza sistemi antintrusione di insetti alati e con attrezzature arrugginite. Il valore dell’attività e delle attrezzature sottoposte a vincolo ammonta ad 300mila euro.

I NAS Ragusa hanno disposto la chiusura di uno stabilimento balneare di Caltanissetta attivato senza le prescritte autorizzazioni. Il valore complessivo della struttura oggetto del provvedimento corrisponde a 150mila euro.

I controlli dei NAS Taranto hanno portato alla chiusura di un deposito di alimenti e di un bar/ristorante, entrambi privi di autorizzazioni, pertinenti due stabilimenti balneari rispettivamente nelle provincie di Brindisi e di Taranto. Il valore delle infrastrutture oggetto dei provvedimenti ammonta complessivamente a 350mila euro. Sospeso anche uno stabilimento balneare a Taranto, con annesso bar, privo di notifica all’autorità competente e interessato da carenze igienico-sanitarie e strutturali, il cui valore corrisponde a 2 milioni di euro.

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