Spreco alimentare, combattiamolo con la ciotola antispreco e le spese solidali

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Una startup ha recuperato in un anno 3 tonnellate di eccedenze alimentari, grazie alla “ciotola antispreco” per cani. E Fairtrade lancia la campagna per il commercio equo e solidale

5,6 milioni di tonnellate di cibo: questi gli incredibili numeri dello spreco alimentare in Italia, secondo una ricerca condotta da Istituto Green Bocconi. Un surplus generato soprattutto dalla prima parte della filiera produttiva: produttori, distributori e operatori della ristorazione sono “responsabili”, da soli, del 57% del totale delle eccedenze.

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Anche il petfood contro lo spreco alimentare

Così la startup del petfood Dog Heroes , un servizio di consegna a domicilio di pappe fresche per cani, si inventa la ricetta della “ciotola antispreco” e riesce a salvare, in un anno, circa 3 tonnellate di cibo. Come? Intervenendo all’inizio della filiera e recuperando il surplus direttamente dal produttore: il 30% del totale delle pappe Dog Heroes, infatti, sono prodotte ottimizzando il surplus delle lavorazioni degli alimenti per uso umano, riducendo in questo modo le eccedenze alimentari.

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Anche i cani partecipano alla Giornata mondiale contro lo spreco alimentare (foto d1ngus da Pixabay)

«Dog Heroes è nata per rendere accessibile a tutti, in maniera comoda e semplice, la migliore alimentazione possibile per i nostri cani. – spiegano Pierluigi Consolandi e Marco Laganà, co-fondatori di Dog Heroes – In questo senso, abbiamo fatto coincidere la selezione delle migliori materie prima con la lotta agli sprechi: nelle nostre ricette c’è oltre il 60% di proteina, che spesso viene dall’eccedenza di lavorazione delle ricette destinate ad uso umano. Si tratta di un’ottimizzazione di processo, che in un anno ci ha permesso di recuperare oltre 3 tonnellate di cibo di qualità».

Economia circolare e cibo

«L’obiettivo, ambizioso, è applicare il paradigma della circular economy ai nostri processi produttivi, cercando di ottimizzare la parte più grande possibile della nostra produzione – concludono i fondatori della startup – Stiamo lavorando per incrementare l’incidenza del surplus recuperato sul totale delle materie prime utilizzate, intervenendo non solo all’inizio della filiera (quindi, appunto, dal produttore), ma anche più a valle, lavorando con i ristoratori. Su questo fronte, abbiamo già intavolato delle partnership pilota con alcuni ristoranti di Milano, sperando che possano diventare l’inizio di un programma più strutturato».

La spesa che rispetta i lavoratori

E a ridosso della Giornata mondiale contro lo spreco alimentare torna una iniziativa basata sulla solidarietà e sulla condivisione. Dal 1° ottobre tornano infatti le settimane del commercio equo Fairtrade, ma in una veste tutta nuova.

Tutto parte da una domanda apparentemente semplice: sappiamo davvero spendere per bene i nostri soldi al supermercato? Dal 1° ottobre e per tutto il mese Fairtrade invita a scoprirlo e promuove la campagna nazionale di Fairtrade con un gioco online. Nel nuovo minisito dedicato alla campagna tutti potranno divertirsi a fare una spesa sostenibile con un “carrello virtuale” e vedere gli effetti dei propri acquisti nella vita dei produttori agricoli dall’altra parte del mondo, in Asia, Africa e America Latina. Allo stesso tempo, sconti nei supermercati invoglieranno le persone a provare i prodotti se non li conoscono, e ad approfondirne il “valore” se li hanno già acquistati.

Quando compri, pensaci

Sempre più spesso nei supermercati troviamo dei prodotti “sottocosto” molto vantaggiosi da un punto di vista economico. Ma chi paga quella differenza che non viene messa in conto sullo scontrino? Sarà qualcun altro, probabilmente. O magari tutti noi, prima o poi, sotto forma di effetti sull’ambiente, di aumento delle migrazioni o di ingiustizia sociale.

Ci sono invece dei soldi spesi per bene. Ad esempio come quelli per prodotti che assicurano ad agricoltori e lavoratori migliori condizioni di lavoro: non solo caffè, cacao e banane, ma anche biscotti, cereali per la colazione, gelati, frutta secca, succhi di frutta prodotti da forno. L’impegno del sistema Fairtrade va infatti proprio in questa direzione: assicura che le organizzazioni di produttori ricevano un Prezzo Fairtrade per la vendita dei loro prodotti e che ricevano un margine di guadagno aggiuntivo, il Premio Fairtrade, per avviare progetti a vantaggio della comunità, secondo un processo democratico collettivo, come l’investimento in processi di miglioramento produttivo, la formazione, la costruzione di infrastrutture o il sostegno alle famiglie dei lavoratori. E i produttori ringraziano.

Tra le catene della grande distribuzione partner dell’iniziativa: CarrefourCoop ItaliaLidl Italia, e Mercatò con i loro punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale. 

 

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