
Collect Waste Walk è il primo sport sostenibile . L’attività sportiva ambientale è nata da un’idea del salentino Giorgio Greco.
Raccogliere i rifiuti mentre si passeggia è uno sport nato nel Salento. È un dato di fatto. La paternità di questa nuova attività ecologica e sportiva è tutta pugliese, inventata da Giorgio Greco.
«Circa un anno fa – spiega Greco in una mail inviata alla nostra redazione – in via Vorelle a Galatone, presso il mio oliveto “La Scelta”, ho dato il battesimo ad una pratica sportivo-ambientale chiamandola “Collect Waste Walk”, cioè raccogliere rifiuti camminando. Via Vorelle è stata la prima strada rurale ad aver conosciuto tale novità dopo che con il Presidente dell’associazione di volontariato “Galatonesi a raccolta pulito è più bello” l’abbiamo ripulita dal grosso dei rifiuti. Successivamente ho esportato il Collect Waste Walk nel territorio di Seclì dove risiedo e dove, a tutt’oggi, viene praticato».
«Nel frattempo – continua – vista la situazione delle strade con rifiuti sparsi ovunque, ho creato a Seclì la Libera Azione Attiva che provvede a raccogliere i cumuli di spazzatura, anche ingombrante. Ma non basta. Vista la condizione di abbandono delle strade rurali, è venuto fuori, sempre a Seclì, il Movimento in Divenire chiamato così perché vario, dinamico. Esso provvede ad eliminare arbusti e rami che si protendono sull’asfalto, a decespugliarne i cigli ed inoltre tratta situazioni che si verificano al momento, imprevedibili».
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«In poche parole oggi nel territorio rurale del mio paesino sono presenti ben tre azioni di volontariato collegate fra loro: la Libera Azione Attiva, il Movimento in Divenire ed il Collect Waste Walk. Credo che si tratti di una situazione unica, straordinaria. I famosi Paesi più evoluti si possono permettere di raccogliere rifiuti correndo (Plogging) in quanto trovano una lattina di coca-cola ogni km. Le loro strade sono più decorose ed ordinate grazie anche alle Istituzioni che sono presenti. Io – conclude – per poter praticare il Collect Waste Walk devo prima disfarmi del grosso dei rifiuti (Libera Azione Attiva) e poi eliminare arbusti, rami che si protendono sull’asfalto e decespugliarne i cigli (Movimento in Divenire)».
Sport sostenibile: dalla Svezia arriva il Plogging

Nei Paesi scandinavi, precisamente in Svezia, il Plogging (la contrazione di una parola svedese “plocka upp”, che vuol dire “raccogliere”, e la parola inglese “jogging”, che vuol dire “corsa”) è stato inventato qualche anno fa da Erik Ahlström. Mentre correva per le strade di Stoccolma ha iniziato a raccogliere i rifiuti che trovava durante il cammino, pubblicando poi la sua attività sui social. In questo modo, la sua esperienza è diventata virale rimbalzando da ogni parte del mondo. Anche in Italia, alcune grandi città del Nord hanno importato questa attività sportiva, praticata da soli oppure in gruppo, nel segno dello sport sostenibile.
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Sport sostenibile: le altre iniziative eco-sportive
Famosissime le vicende di Damiano Marangoni che a Valganna, in provincia di Varese, a bordo della sua bicicletta raccoglieva rifiuti dalle strade. Marangoni, dopo aver perso il lavoro, si è dedicato a raccogliere la spazzatura lungo le vie cittadine e provinciali, sensibilizzando così l’intero territorio. In tanti, piano piano, lo hanno seguito, fino a formare associazioni ad hoc.
A Molfetta, invece, qualche giorno fa, Takehito Nagao, conosciuto come Take, ha ripulito alcune strade dai rifiuti, nell’ambito di una manifestazione che prevedeva una camminata veloce di circa 4 chilometri, insieme ad altri partecipanti. Il giovane giapponese è balzato agli onori della cronaca per aver raccolto a Napoli i mozziconi di sigarette sparse nel centro della città.
Altre iniziative hanno coinvolto in questi giorni alcuni studenti a Foggia ed i pescatori che hanno raccolto la plastica in mare tra Molfetta e le Isole Tremiti.
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Insomma, unire l’attività fisica con la pulizia dell’ambiente ha sicuramente una serie di innegabili vantaggi. Al di là dell’attività sportiva ambientale che si sceglie di praticare, ciò che è importante è ripulire il mondo dai nostri rifiuti il prima possibile ed evitare in tutti i modi di produrne altri, se vogliamo vivere in un mondo pulito. E allora ben venga lo sportsostenibile, se fa bene al fisico e ll’ambiente.