Sequestrate mascherine FFP2 non sicure per un valore di un milione di euro

(Immagine di repertorio)

L’operazione della Guardia di Finanza “Secure Mask”, partita da Cuneo, ha permesso di ritirare dal mercato oltre 80mila DPI venduti in tutta Italia

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cuneo hanno sottoposto a controllo un carico di dispositivi di protezione giunto dalla Cina.

Dalle prime evidenze, infatti, i prodotti venduti al dettaglio nell’area lombarda, distribuiti in Italia da un commerciante all’ingrosso braidese, non erano corredati della documentazione prevista dalla normativa vigente, pur considerando le recenti semplificazioni dettate dalla decretazione emergenziale.

In  particolare,  dalle  indagini  svolte  dai  finanzieri  del Gruppo  di  Bra, è  emerso  che  la Società  di   importazione   cuneese  nelle  ultime  settimane  ha  introdotto  nel  territorio nazionale più di 80.000 dispositivi di protezione (FFP2: Filtering Face Piece 2), per un valore all’acquisto di circa mezzo milione di euro ed un valore commerciale al dettaglio di più di un milione, non assistiti dalle richieste certificazioni di conformità, in violazione,  tra  l’altro,  del  Regolamento  UE  2016/425, né  legittimati  dalla  procedura  in deroga di recente introdotta dal Governo italiano.

L’efficace sinergia operativa tra i diversi Reparti del Corpo, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Asti, ha consentito di intervenire in maniera immediata, evitando che la gran parte dei prodotti irregolari venissero acquistati da ignari consumatori.

Con il contributo di ben 26 Reparti della Guardia di Finanza, distribuiti su tutto il territorio nazionale, si è proceduto quindi al sequestro dei dispositivi non certificati, prima della scoperta  erogati  ai  commercianti  al dettaglio,  eliminando prodotti inidonei a tutelare la salute  dei  cittadini  e  lasciando  spazio  alla  vendita  di  beni  regolarmente  immessi  sul mercato.

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