Sebastião Salgado ad Otranto con “Altre Americhe”

"Ecuador 1982" - © Sebastião Salgado/Contrasto
"Ecuador 1982" - © Sebastião Salgado/Contrasto

Dal 21 maggio al 2 novembre 2022 per la prima volta in Italia la mostra di Sebastião Salgado al Castello Aragonese. Curata da Lélia Wanick Salgado, promossa dal Comune di Otranto e organizzata da Contrasto e organizzata da Mostrelab, presenta 65 opere

 

Una mostra finora inedita in Italia, Altre Americhe è il primo grande progetto fotografico realizzato da Sebastião Salgado, quando dopo anni di vita in Europa, decise di tornare a conoscere e riconoscere la sua terra, il Brasile e l’America Latina. Munito di una macchina fotografica, nei numerosi viaggi compiuti tra il 1977 e il 1984, ha percorso un intero continente cercando di cogliere, nel suo bianco e nero pastoso e teatrale, l’essenza di una terra e la ragione di una lunga tradizione culturale. Il risultato è un corpus di immagini di grande forza che evoca il valore di un continente, la sua economia, la sua religiosità e la persistenza delle culture contadine e indiane.

Brasile 1981 - © Sebastião Salgado/Contrasto
“Brasile 1981” – © Sebastião Salgado/Contrasto

In esposizione a Otranto, per la prima volta compaiono 65 opere di tre diversi formati. L’intensità delle fotografie in bianco e nero, la loro potenza plastica, hanno confermato per il mondo intero la nascita di un grande fotografo e un narratore del nostro tempo come Sebastião Salgado.

 Salgado: “Un bisogno enorme di sentirmi vicino al Brasile”

Ritratto_Salgado_ © Stefano Dal Pozzolo_Contrasto
Ritratto di Salgado (© Stefano Dal Pozzolo -Contrasto)

In una dichiarazione esclusiva per il Castello di Otranto, Salgado ha raccontato le origini di questo reportage. «Questo gruppo di lavoro sull’America latina è stato molto, molto importante per me. Era in un momento della mia vita in cui ero stato lontano dal mio paese, quando mi era addirittura proibito soggiornare in Brasile, e avevo un bisogno enorme di sentirmi vicino al Brasile. E così ho cominciato a fare una serie di viaggi sulle terre dell’America latina, per vivere insieme ai contadini dell’America latina, sulle loro alte terre. È stato un momento estremamente importante di trasformazione della mia vita, potendo tornare nella mia America latina. E così ho trascorso diversi anni accanto a queste popolazioni, cercando di vivere con loro, cercando di imparare da loro, di conoscere queste regioni che sono tra le più belle del mondo ma abitate da popoli estremamente feriti dalla distruzione della loro cultura indigena dell’America latina da parte della cultura spagnola.»

 Un reportage che lo ha tenuto lontano dalla sua famiglia per mesi e mesi e che ha portato poi alla realizzazione del suo primo libro Altre Americhe, il primo anche disegnato da sua moglie Lélia Wanick Salgado, e pubblicato in Italia da Contrasto e che accompagna la mostra.

«Con molto piacere ospitiamo quest’anno una bellissima mostra di Sebastião Salgado – dice Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto – un osservatore attento e scrupoloso di quella che egli definisce la ‘famiglia umana’». E ricorda che «nonostante gli ultimi due anni ci abbiano messo a dura prova, abbiamo comunque sempre garantito mostre di qualità nel Castello Aragonese, contenitore culturale ormai divenuto cuore pulsante della nostra città, centro culturale che ospita ogni anno eventi, iniziative, installazioni di livello internazionale».

Come ha detto Alan Riding, del New York Times, «Le fotografie di Salgado catturano di volta in volta la luce e l’oscurità del cielo e dell’esistenza, la tenerezza e il sentimento che coesistono con la durezza e la crudeltà. Salgado è andato a cercare un angolo dimenticato delle Americhe, erigendolo a prisma attraverso il quale può essere osservato il continente nel suo complesso. […] Salgado è il creatore di un archivio, il custode di un mondo, di cui celebra l’isolamento. Così facendo, mira a suscitare emozioni problematiche e contraddittorie. E anche in questo caso, ci riesce in pieno».

La mostra “Altre Americhe” è visitabile tutti i giorni  dalle 10 alle 24 fino al 2 novembre.

 

 

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