
Ecodom, il principale Consorzio Italiano per il Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici ha commissionato al maestro Pistoletto un’opera d’arte che ha per argomento il riciclo
Ecodom per l’arte: I temp(l)i cambiano è la scultura di Michelangelo Pistoletto diventata manifesto di Ecodom, Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici.

Dopo varie tappe espositive in Italia, fino al 30 dicembre rimarrà esposta presso il Blenheim Palace di Woodstock, nei pressi di Oxford, in una personale dell’artista biellese, non nuovo alle contaminazioni tra arte e ambiente, acclamato maestro dell’Arte Povera nonché propulsore di creatività con la sua Cittadellarte. Sua, ad esempio, la Mela disintegrata, realizzata e installata al centro della piazza del Duomo a Milano per l’apertura dell’Expo. Suo è anche Il terzo paradiso , esposto lo scorso anno al castello di Gallipoli.E sua è la collaborazione con i Subsonica per il loro primo ecotour nel 2014.
I temp(l)i cambiano, invece è un’opera commissionata da Ecodom nel 2009; un segnale, quello del Consorzio, per sottolineare il suo impegno nei confronti della salvaguardia dell’ambiente attraverso il recupero e il trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici, evitando la dispersione di sostanze dannose.
La scultura, alta quasi 3 metri e mezzo, larga oltre 3 e del peso di quasi 300 kg, infatti, è realizzata interamente con i RAEE (ovvero i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche): cestelli di lavatrice incastrati l’uno sull’altro per le doriche colonne e serpentine di frigoriferi per il fregio del timpano. I temp(l)i cambiano, quindi il concetto di Tempio, posizionato su una base che dondola come un’altalena, rappresenta il passaggio dall’era del progresso all’era del riciclo. Lo stesso Pistoletto, a proposito, ha spiegato che «I tempi cambiano e con loro i miti. Oggi il nuovo mito è il riciclo. Siamo in un momento di passaggio tra il mito del progresso e il mito del riciclo».
I Temp(l)i cambiano è stata esposta, in passato, al Tempio di Adriano, all’Archivio di Stato e al MAXXI di Roma; alla Triennale, a Villa Necchi Campiglio e al Palazzo delle Stelline a Milano; nel chiostro di Sant’Agostino a Bergamo e, più di recente, alla Villa Reale di Monza. Proprio a quest’ultima installazione si riferiscono le immagini che pubblichiamo.