Di cosa vivrà Polignano quando non ci saranno più coste da ammirare, campi da coltivare?
Con questo interrogativo, il movimento Polignano R-Evolution invita ancora una volta l’amministrazione comunale ad aderire alla campagna nazionale Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori, lanciata dall’omonimo comitato. L’invito rivolto all’Amministrazione comunale è quello di effettuare un censimento del cemento, ossia individuare le abitazioni e le strutture produttive già costruite ma inutilizzate.
Per Polignano R-Evolution «non è più tollerabile un approccio urbanistico tipico degli anni sessanta: il boom economico è finito, esistono nuovi studi in materia e il consumismo ci ha portato allo sfascio». Il censimento del cemento consentirebbe l’attuazione di un Piano Urbanistico a crescita zero, consistente in una riqualificazione del patrimonio edilizio inutilizzato alla luce delle esigenze della popolazione, senza ulteriormente cementificare il territorio.
Polignano R-Evolution sta elaborando in questi giorni una Proposta di Legge d’Iniziativa Popolare che renda metodo obbligato, per la definizione di ogni Variante o nuovo Piano Urbanistico, la presa in considerazione di alcuni criteri quali: l’ammontare di capannoni e abitazioni vuoti, sfitti, non utilizzati; conoscere il rapporto attuale tra superficie comunale e tessuto già urbanizzato; il coinvolgimento pubblico dei cittadini nella nuova pianificazione.