
Esposizione al rischio idrogeologico della rete stradale della provincia di Matera è un importante convegno che fa il punto sulla situazione idrogeologica della provincia che genera “rischio” in corrispondenza di importanti infrastrutture lineari quali le strade. Lo organizzano il DICEM – dipartimento delle culture europee e del mediterraneo – dell’Università degli Studi di Basilicata e la Provincia di Matera per giovedì 19 maggio nell’Aula Consiliare.

Perché questo convegno è tanto importante per l’intera regione è presto detto: verrà illustrato un progetto che ha censito le situazioni di rischio, quindi inventariato e inserito le stesse in un Sistema Informativo Territoriale. Il progetto ha classificato i fenomeni di rischio idrogeologico che investono la provincia di Matera su base tipologica e geoformazionale, e li ha catalogati secondo un sistema informativo, che sarà presto reso disponibile all’utenza. Inoltre il progetto, che verrà presentato dal prof. Giuseppe Spilotro dell’Università di Basilicata e dall’ing. Domenico Pietrocola della Provincia di Matera, ha portato anche ad azioni per l’organizzazione di piani tematici finalizzati al rischio ed alla mitigazione dello stesso. Per alcuni casi si è provveduto anche a definire indagini specifiche, secondo un protocollo multidisciplinare, finalizzato ad una modellazione, parametricamente rivolta alla stima dei criteri più efficaci di mitigazione del rischio. Un convegno scientifico, dunque, ma in cui la scienza guarda al territorio, ai suoi problemi, ponendosi a supporto delle criticità dello stesso con un insieme di azioni concatenate.
Matera conta più di 1000 km di rete stradale, che viene interessata non tanto da fenomeni instabilità del territorio di forte intensità, quanto da piccoli ma frequenti e diffusi eventi di dissesto che mettono a rischio il territorio, la sua stabilità, ma soprattutto la sua fruizione. E questa è una situazione che riguarda tutta la Basilicata, una regione orograficamente complessa e le cui strade – e ovviamente i suoi abitanti – sono in costante pericolo a causa di fenomeni di instabilità del territorio.
Gli studi secondo le più moderne ed efficaci metodologie permettono oggi valutazioni in tempo reale ed affidabili delle variazioni delle condizioni che concorrono a modificare i fattori di simultaneità di chiari percorsi di decision making e di percezione del rischio. Una sessione della giornata tenterà di spostare la discussione su tali aspetti.
Durante il convegno, la Tavola Rotonda Cristo, causa frana, si è fermato ad Eboli metterà a confronto esperti con operatori dell’emergenza: si affronteranno temi concreti e si discuteranno proposte di mitigazione del rischio idrogeologico e modalità di intervento.