
Carrellata tra le scelte che permettono ottime prestazioni a prezzi contenuti
Investire in soluzioni ecologiche per il riscaldamento di un ambiente residenziale significa non solo dare un importante contributo nella lotta al surriscaldamento globale e all’inquinamento atmosferico, ma anche risparmiare in maniera considerevole sulle bollette energetiche.
Efficientamento energetico, regioni più o meno virtuose
Negli ultimi anni sono stati immessi sul mercato dispositivi in grado di aumentare l’efficientamento energetico con tecnologie in grado di ottimizzare la dispersione del calore. In Italia, nonostante la massima attenzione che è stata posta dai vari Governi con incentivi e non solo, le fonti rinnovabili attualmente assicurano il 17% dei consumi e di questi solo il 73% prevede l’uso di biomasse solide.
Inoltre, circa 1 casa su 4 attualmente utilizza le biomasse per il riscaldamento degli ambienti. Secondo una recente ricerca di mercato effettuata da una delle più importanti catene di e-commerce di bricolage e giardinaggio a livello europeo, gli italiani utilizzano, circa per il 50%, ancora la legna da ardere, mentre il 22,5% ha optato per il gas e il 17% dell’energia elettrica.
Dando uno sguardo più attendo ai comportamenti dei cittadini italiani nelle varie regioni, si evince come il territorio più green e attento a questo genere di tematiche sono le Marche. In questo caso, c’è una ampia fetta di cittadini che ha scelto di utilizzare la pompa di calore oppure il riscaldamento elettrico per le esigenze domestiche, con una percentuale che arriva rispettivamente al 6,7% e al 21,1%.
Ci sono però anche altre regioni italiane che sotto questo punto di vista si sono dimostrate virtuose tra cui il Veneto, la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige, nelle quali c’è un ampio utilizzo del sistema di riscaldamento con energia elettrica. Focalizzando però l’attenzione sulla pompa di calore, invece, il riscontro più importante arriva dalla Liguria con la 8,7% e ben figurano anche il Lazio con il 5,8% e la Lombardia, che grossomodo ha la stessa percentuale.
Come risparmiare
Ma come è possibile effettuare una scelta funzionale alle proprie esigenze, rispettare la natura e risparmiare sulle bollette che periodicamente arrivano a casa? Prima di tutto, bisogna considerare le caratteristiche della propria casa per cercare di quantificare la potenza richiesta per ottemperare alle esigenze e alle abitudini. Non c’è dubbio che tra i sistemi più innovativi e che offre le migliori performance per quanto riguarda la capacità di riscaldare di risparmiare tutelando anche l’ambiente, spicca il riscaldamento a pavimento.
Per questo genere di soluzione ci sono costi di installazione abbastanza contenuti e non sono richieste particolari tecnologie. Anche la manutenzione è davvero minima per cui, nel tempo, non ci sono spese aggiuntive da tenere in considerazione. Parlando con Idraulico Milano, idraulico di Milano attivo nel settore, abbiamo compreso le caratteristiche di questo tipo di impianto, che prevede una diffusione del calore per irraggiamento per cui la superficie del pavimento risulta riscaldata e c’è una certa omogeneità di temperatura in tutti gli ambienti. Consente un risparmio di circa il 25% all’anno sui costi in bolletta mentre per l’acquisto, in media, ogni 3 metri quadrati sono necessari 135 euro per i pannelli.
Collettori solari, il risparmio è assicurato

Una soluzione alternativa che permette risultati altrettanto buoni è rappresentata dai collettori solari. Tra i maggiormente presi in considerazione ci sono i collettori piani e quelli a concentrazione. Andando nel concreto, c’è un risparmio delle spese del combustibile fino alla metà e un kit di impianto solare termico ha un prezzo di circa 1300 euro.
Infrarossi per riscaldare la casa
Se i collettori non sono auspicabili per la propria abitazione, si può anche scegliere un sistema a infrarossi che sfrutta le caratteristiche delle onde elettromagnetiche assicurando un riscaldamento rapido degli spazi interni. È un prodotto molto funzionale peraltro con costi contenuti se si tiene in considerazione che per ogni metro quadrato è necessario disporre di 75 W di potenza e che una stufetta può costare intorno ai 110 euro con potenza nominale intorno al 700 W. Come detto, sul tutto il territorio italiano c’è un certo utilizzo di pompe di calore che invece però hanno lo svantaggio di richiedere un investimento più cospicuo per la fornitura e l’installazione. Per avere un riscontro concreto, è sufficiente pensare che una pompa da 5 KW, ideale per una casa, ha un costo superiore ai 4000 euro.
Occhio agli incentivi
Un’alternativa più apprezzata è la caldaia a condensazione, che ha migliorato il rendimento rispetto a quelle tradizionali ed offre risparmi considerevoli. Infine, da ricordare che il Governo italiano ha messo a disposizione di quanti vogliono rinnovare il proprio vecchio impianto di riscaldamento, importanti incentivi che consentono di risparmiare il 50% oppure il 65% sulle spese sostenute mediante detrazione fiscale, sconto in fattura oppure con la cessione del credito.