Riqualificazione Caserma Rossani: megaparcheggio?

Che ne sarà dello spazio occupato dalla ex Caserma Rossani nel pieno centro di Bari? Il progetto finale di riqualificazione degli 80mila metri quadri prevede la costruzione di un parco polifunzionale attrezzato, promesso da tempo ai cittadini baresi e soprattutto ai giovani ma rimasto tuttora in sospeso (per conoscere tutti i dettagli della vicenda leggere l’articolo di Ambiente&Ambienti Presto ai giovani di Bari la caserma Rossani). In questi giorni si è intanto diffusa la voce della costruzione di un parcheggio interrato che, in una zona centrale della città come quella su cui sorge l’edificio, avrebbe dovuto rispondere alla domanda sempre in crescita degli automobilisti che si spostano in città. «Un pugno allo stomaco della mobilità sostenibile» non tarda a definire l’idea Lello Sforza, tra i maggiori esperti in Puglia di mobilità sostenibile.

il sindaco di Bari Michele Emiliano

In una lettera aperta indirizzata al sindaco di Bari, Michele Emiliano – e resa nota tra le pagine di Facebook – Sforza chiede pubblicamente conferma della notizia secondo la quale «il pacchetto di opere pubbliche da realizzare con il project financing da 89 milioni di euro all’interno della ex Caserma Rossani, oltre a: albergo da 70 camere, residence con 100 mini appartamenti, sede della Circoscrizione, caserma dei Vigili del Fuoco, prevede anche un parcheggio interrato di 1.000 posti auto». Nella stessa missiva è inoltre ricordato lo sforzo del Comitato di residenti e di associazioni cittadine che raccolsero oltre 3000 firme per sostenere la costruzione in quel sito di un parco polifunzionale “senza parcheggi interrati”.

L’esperto tiene inoltre a sottolineare la bontà di un Piano di mobilità sostenibile ad hoc, «in una zona già altamente congestionata ed inquinata» invece di «pensare sempre ad una città con auto, parcheggi ed edifici dovunque. E una spruzzata di verde ogni tanto, ma non troppo». Secondo quanto conferma lo stesso Sforza in Italia circa il 90% degli spostamenti avviene in auto di proprietà e il 60% non supera i 5 Km al giorno. «Ogni auto mediamente  trasporta il solo conducente e circola soltanto per due ore al giorno. Nelle altre 22 ore va parcheggiata da qualche parte. Ha senso allora alimentare, – prosegue – attraverso la continua costruzione parcheggi di interscambio (mai quelli pertinenziali) un sistema di trasporto basato esclusivamente sull’auto privata invece invece che sul trasporto pubblico e collettivo (bus, treni, taxi a prezzi popolari, car-sharing, car pooling), mobilità ciclopedonale e intermodalità bici e treno?».

Caserma Rossani di Bari

A rispondere a queste domande interviene Elio Sannicandro, assessore all’urbanistica e allo sport del Comune di Bari: «il parcheggio previsto alla Rossani è di tipo pertinenziale e serve a decongestionare-liberare dalla sosta le strade circostanti dei quartieri Carrassi, Picone e san Pasquale che sono intasate dalle auto in sosta a detrimento soprattutto della qualità urbana». Sannicandro rammenta inoltre che, «le funzioni pubbliche che si vanno a stabilire all’interno della Rossani richiedono a loro volta una certa quota di parcheggi per ovvia necessità ma anche per norma di legge». Dunque arriva dallo stesso assessore la notizia della costruzione di un centro polifunzionale (vedi il progetto di BA2015) che comprenderà «oltre 6 ettari di parco e vari edifici fra cui l’accademia di belle arti, una grande sala espositiva, un edificio destinato ad uffici comunali, due grandi edifici da recuperare per attività commerciali, atelier artistici e gallerie d’arte, oltre a minialloggi per studenti ed artisti e un albergo low budget» .

Nessun mega-parcheggio per “gli automobilisti del centro” allora: «Caro Lello – scrive Michele Emiliano sempre dalla sua pagina Facebook – non sono previsti parcheggi a turnazione ma solo quelli per l’utilizzo della struttura e pertinenziali per coloro che abitano nelle vicinanze come già accade. Dunque nessun ripensamento. Promesso». Eppure, nonostante la rassicurazione del sindaco alcuni quesiti restano legittimi: «E i  problemi idro-geologici che hanno bloccato la realizzazione del parcheggio interrato di Piazza Cesare Battisti, qui non ci sarebbero?», domanda Sforza. E poi: «Perché non attrezzarsi affinché i viaggiatori salgano sui treni a casa loro per arrivare direttamente a Bari senz’auto come succede nel resto d’Europa?»; «Perchè non chiedete ai privati, invece che finanziare parcheggi, di investire nel trasporto pubblico e collettivo?»; «Perchè non chiedete di creare servizi di car-sharing per chi non può fare a meno dell’auto?»; «Perchè non si chiedono al Ministero dell’Ambiente, non soldi per fare parcheggi, ma per finanziare il trasporto pubblico e una rete ciclabile urbana continua, diffusa e ben segnalata?».

In attesa di ulteriori risposte Sforza ricorda l’appuntamento dal 18 al 20 maggio prossimi a Tolosa (Francia) con l’annuale Conferenza europea del Mobility Management: «Per caso il Comune di Bari manderà qualcuno?». Vedremo…

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