Restrizioni in arrivo per gli installatori di impianti energetici alternativi. Il decreto legislativo 28/2011 riconoscerà responsabili tecnici solo coloro che hanno conseguito una laurea o un diploma secondario con inserimento in azienda. In altre parole, chi ha acquisito esperienze sul campo non può ricoprire ruoli di responsabilità nelle aziende.
L’onorevole Susanna Cenni (PD, nella foto) ha presentato una interrogazione parlamentare, indirizzata al ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato. «Il decreto esclude di fatto tutti coloro che sino ad oggi hanno svolto questo lavoro». Per questo, la parlamentare toscana ha chiesto un provvedimento urgente, che rinvii l’entrata in vigore della legge.
Contrari al decreto anche Confartigianato e Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), che si sono rivolti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. «L’applicazione della norma – sostiene Cenni – comporterebbe una riduzione della concorrenza nel mercato determinando il sorgere o il consolidarsi di posizioni dominanti».
Adeguarsi a queste disposizioni normative, significherebbe per artigiani e piccole imprese sostenere tempi e costi elevatissimi. «La green economy – conclude Susanna Cenni – rappresenta un settore strategico per affrontare l’attuale crisi economica e istituzionale. Se vogliamo dare un po’ di respiro alle imprese ed ai professionisti che operano nel settore, occorrerebbe incentivare la riconversione energetica e l’efficientamento, sburocratizzando tutte le pratiche».