Rigenerazione urbana sostenibile tra storia delle città, territorio e ambiente

Il bando della Regione Puglia per la selezione delle aree urbane per “ Sviluppo e la Rigenerazione urbana sostenibile ”: quali sviluppi?

L’ultimo bando della Regione Puglia per la selezione delle aree urbane, in attuazione dell’asse prioritario XII “Sviluppo urbano sostenibile” azione 12.1 e “ Rigenerazione urbana sostenibile ”, del P.O.R. FESR-FSE 2014-2020, è stato deliberato il 4 maggio 2017 con il n° 650.

Superata questa complessa fase giuridica-economico-tecnica della delibera, il resto è stato affidato alla capacità e sensibilità dei sindaci della Regione Puglia i quali, supportati dai dirigenti e assessori dei vari dipartimenti coinvolti nel bando (mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia, paesaggio e urbanistica), hanno elaborato progetti e piani possibili in brevissimo tempo.

Il recupero del patrimonio edilizio pubblico esistente e il suo restauro conservativo

rigenerazione urbana - lecce
Le città e le aree urbane possono ri-esistere nel tempo presente solo se chi le ha ereditate per amministrarle, le fa esistere, le riconosce e le ricrea per sé e per gli altri, facendole ri-vivere in sintonia con l’ambiente (nella foto: il centro storico di Lecce)

L’interesse al recupero del patrimonio edilizio pubblico esistente e al restauro conservativo, non potendo costruire nulla di nuovo, presuppone però una definizione, nei progetti, dei rapporti tra l’uomo, l’abitante, il cittadino, la città o le città che si sono costituite in aree urbane possibili.

Le città e le aree urbane, ossia l’architettura dell’ambiente urbano, come sappiamo, non mutano velocemente nel tempo; a volte sono dimenticate dai contemporanei e celebrate dai posteri. Inosservate in un tempo e riscoperte secoli dopo. Svalutate e valutate. Ignorate e comprese.

Cosa cambia nel tempo se la città non muta? Sono gli uomini che le amministrano che cambiano il loro modo di sentire, di valutare, di operare. E ciò diventa determinate nella rigenerazione urbana sostenibile delle città.

Rigenerazione urbana: le città e le aree urbane possono ri-esistere nel tempo presente

Le città e le aree urbane possono ri-esistere nel tempo presente solo se chi le ha ereditate per amministrarle, le fa esistere, le riconosce e le ricrea per sé e per gli altri, facendole ri-vivere in sintonia con l’ambiente.

Ogni tempo ha avuto un suo particolare modo di rivolgersi al presente, procedendo con scelte preferenziali e istituendo sempre diversi rapporti; e tutti noi riconosciamo nella storia delle nostre città di Puglia le vicende umane, gli avvenimenti sociali, i rivolgimenti politici e i fatti della natura che ne hanno modificato e coinvolto intere comunità.

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La coscienza storica e la formazione culturale

A seguito di ciò abbiamo acquistato coscienza storica e formazione culturale osservando i mutamenti avvenuti nelle città e nelle aree urbane, nei borghi e nelle periferie in ogni tempo.

Pertanto gli uomini che gestiranno e si occuperanno delle città e delle aree urbane, devono, a nostro parere, innanzitutto imparare a leggere questa storia nelle strutture urbane, negli edifici, nelle piazze, nelle vie, nelle periferie, nelle trasformazioni, nelle stratificazioni e nelle sovrapposizioni che raccontano sia il tempo storico che il tempo presente.

Ci troviamo in una terra, la Puglia, in cui coesiste stratificato nel tempo, soprattutto nei centri storici, l’intero arco delle storie dell’uomo, dalle origini ai giorni nostri, ma sappiamo anche che solo da poco tempo si è attuata, in maniera continua, profonda e sostanziale, la relazione con l’antico. Questo ha determinato il più vasto rivolgimento culturale ed economico degli ultimi anni; specialmente in Puglia l’antico e le sue testimonianze architettoniche,  sono tornati ad essere avvicinate, studiati, compresi, restaurati e vissuti.

Il comportamento degli uomini del “nostro tempo” di fronte al passato e alla storia recente.

Per cui, di grande interesse è per noi verificare il comportamento degli uomini del “nostro tempo”, di fronte al passato o alla storia recente delle periferie urbane, sentendo l’impegno di rinnovare, di ricreare qualcosa di nuovo, credendo sia giusto conoscere innanzitutto il passato per progettare il futuro, evitando negazioni di valorie rivelando, con spirito di indipendenza, la libertà di scelta.

Una spinta verso nuovi modi di operare, intendere, vedere ed esprimersi, innestati in questo progresso fondato sulla civiltà tecnologica ed energetica che si impone sempre più nella nostra quotidianità.

E ritornando all’interesse per il territorio, l’ambiente, gli edifici, il centro storico, la città nuova, le periferie e le campagne, viste come testimonianza storica di un passato anche recente, si riavvia così, definitivamente, l’idea contemporanea di vedere il tutto in relazione all’ambiente naturale, storico, urbano, rurale.

 

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