
Contro l’abbandono di rifiuti su strade ad alta percorrenza turistica e valenza paesaggistica arriva il progetto della Regione Puglia
Si presenta come sperimentale il progetto con cui l’Assessorato all’ambiente vuole contrastare l’abbandono dei rifiuti lungo le strade extraurbane, ma in realtà è un piano articolato destinato a durare fino a quando gli incivili (per usare un eufemismo) continueranno a deturpare con sacchi d’immondizia, carcasse, scatoloni, elettrodomestici, mobili e tanto altro strade e muretti a secco, fino a renderli vere e proprie discariche a cielo aperto. Il piano varato dalla regione prevede il potenziamento del sistema di vigilanza, con droni e l’incremento delle fototrappole, con un servizio attivo anche nelle ore notturne. Il piano di prevenzione e sensibilizzazione sarà l’asse portante dell’intervento.
Il progetto, che ha una dotazione finanziaria di 500mila euro, e che sarà gestito dal Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia, si inserisce nella più ampia strategia regionale di contrasto al fenomeno degli abbandoni dei rifiuti.
Emiliano: “Lotta senza quartiere a chi deturpa la Puglia”
“C’è ancora chi continua ad abbandonare rifiuti senza giustificazioni. Qualche mese fa avevamo lanciato uno spot televisivo con Gianni Ciardo e i Boomdabash e avevo pregato in ginocchio tutti i pugliesi e tutti i turisti che vengono a trovarci di non abbandonare i rifiuti: quindi non mi si potrà dire che non avevamo provato la via del convincimento e della richiesta di collaborazione”. Così presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, che continua: “Oggi la Regione Puglia, grazie all’assessorato all’Ambiente e al Nucleo di Vigilanza della Regione Puglia, sta mettendo in campo una serie di attività di intelligence per individuare i responsabili degli abbandoni illegali di rifiuti con un finanziamento senza precedenti nella storia d’Italia per individuare questi signori”.
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“Subiamo – continua – la mortificazione di investire milioni e milioni di euro per individuare pochissime persone rispetto ai milioni di turisti e di cittadini pugliesi che si comportano bene, ma che fanno danni incalcolabili alla salute, all’ambiente e all’immagine della Regione”. E promette lotta senza quartiere a tutti coloro che continuano con queste pratiche . Non solo. La regione chiederà anche a tutti gli enti proprietari di intervenire sulle loro strutture per la pulizia, “ma senza pretendere – insiste Emiliano – che questa pulizia sia l’unica soluzione per risolvere il problema”
Dal 2015 ad oggi sono stati investiti più di 30 milioni di euro in finanziamenti aggiuntivi ai comuni per ripulire le discariche abusive di questo tipo, soldi che avrebbero potuto avere ben altre destinazioni, ad esempio a favore delle categorie fragili. E per far capire che si fa sul serio, il presidente avverte: “Metteremo telecamere talmente piccole, invisibili, che anche quando penserete di averne individuata qualcuna vi beccheremo in ogni caso. E quando vi beccheremo, vi faremo pagare fino all’ultimo euro tutti i danni che avete fatto”.
Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in Puglia è in crescita malgrado i 31,5 milioni di finanziamenti erogati negli ultimi 5 anni dalla Regione ai Comuni per la pulizia straordinaria del territorio e le segnalazioni di turisti, amministratori locali e cittadini. “Ne è nato un quindi un progetto che punta da un lato alla repressione del fenomeno, – dichiara l’assessora all’ambiente Anna Grazia Maraschio – dall’altro vogliamo investire sulla sensibilizzazione, sulla prevenzione, sulla nascita di una nuova cultura in grado di far comprendere che lo smaltimento di rifiuti lungo le strade è un’usanza che danneggia tutti, anche chi sta commettendo il gesto”.
Aiuti ai Comuni

Oltre a queste misure, che sono di prevenzione e di repressione, con il potenziamento della videosorveglianza ambientale sulle strade paesaggistiche, è previsto, con un altro provvedimento, anche lo stanziamento di 2 milioni di euro per i comuni per interventi di rimozione di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche. L’importo del finanziamento sarà commisurato in base a 5 parametri oggettivi: popolazione comunale residente, superficie del territorio comunale, lunghezza delle strade comunali, presenze turistiche e circostanza che il comune sia costiero.
Parametri basati sulla considerazione che un maggior numero di persone che insistono su di un territorio, sia in maniera stanziale che stagionale, comportano un maggior rischio di abbandono di rifiuti; che la maggiore estensione del territorio e delle strade di pertinenza, nonché la presenza di aree costiere, implicano maggiori difficoltà nell’attività di controllo e quindi più facilità di abbandonare impunemente i rifiuti; le aree costiere sono inoltre soggette a fenomeni di spiaggiamento dei rifiuti e presentano maggiori difficoltà nell’attività di raccolta dei rifiuti abbandonati.