Rifitui: Nicastro contro il blocco dei conferimenti alla Formica Ambiente

Lorenzo Nicastro

«Abbiamo l’impressione che si tenti di fare, sulla gestione del ciclo dei rifiuti, vero e proprio terrorismo politico. Denunceremo chi interrompe i servizi pubblici». Così l’assessore alla Qualità dell’ambiente della Regione Puglia Nicastro si scaglia contro i Comuni di Brindisi e di San Vito dei Normanni (BR) in merito ai rifiuti solidi urbani (RSU) provenienti dal barese (circa 300 ton al giorno, dall’AMIU di Bari e dalla DANECO di Giovinazzo, Bari) e smaltiti nella discarica per rifiuti speciali di Formica Ambiente.

L’esigenza di conferire nella Formica Ambiente i rifiuti provenienti da altre province pugliesi (in particolare dal barese), nasce dalla chiusura, da parte della magistratura, della discarica di Trani, per cui è apparso assolutamente necessario che i rifiuti provenienti da province diverse dal brindisino, dovessero essere smaltiti anche in detti luoghi.

Nicastro parla, dunque, di “febbre elettorale”, additando chi intenda candidarsi a Brindisi di cogliere l’occasione per fare dello sterile terrorismo politico e cercare di mietere consensi a mero scopo elettorale. Pertanto bloccare i conferimenti e interrompere i servizi pubblici essenziali di smaltimento, saranno attività sicuramente denunciate alle procure competenti, «anche perché – afferma Nicastro – chi si spertica in infervorate dichiarazioni alla stampa dovrebbe spiegare per quali motivazioni  a Formica Ambiente possono arrivare (perché autorizzati in Aia) gli speciali provenienti da tutta Italia e non si possano invece conferire, in una fase di emergenza degli impianti di Rsu, gli urbani di un’altra parte della regione».

L’assessore, poi, conclude indicando le misure che saranno prese contro chi tenterà di bloccare i conferimenti nella Formica, affermando che «chi tenta la via delle note scritte in burocratese che mirano a far rimbalzare i problemi da un ente all’altro, o mira a creare scompiglio per ergersi a paladino della Puglia (o anche di porzioni di essa), non tiene conto del fatto che, quando si interrompono servizi pubblici, ci sono delle conseguenze pesanti e ciascuno dovrà assumersi la responsabilità dei propri atteggiamenti».

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