Report sostenibilità aziendale, come imparare a redigerlo gratis online

La società Collectibus ha dato il via a un format digitale aperto a tutti. Solo il 30% delle quasi 2mila aziende italiane presenta il proprio report 

Supportare le aziende nello sviluppo di business sostenibili e diffondere la cultura della sostenibilità. Sono gli obiettivi di Collectibus, società benefit che ha ideato un format video e podcast dal titolo “Let’s do sustainable business talk”. Un ciclo di quattro incontri aperti e gratuiti (Qui per vedere la prima puntata: https://bit.ly/3wuamz7). Il format digitale si propone di far emergere e valorizzare le buone pratiche delle aziende che hanno intrapreso con successo la strada della sostenibilità.

Oggi sempre più aziende puntano sul report di sostenibilità, il bilancio che include le prestazioni non finanziarie come l’energia consumata, le emissioni di CO2, gli impegni assunti in termini di salute, sicurezza e gli obiettivi che l’impresa intende raggiungere. Tutti questi elementi fanno parte del cosiddetto “report di sostenibilità”.

Daniele Devigili

Poiché a far crescere un’impresa è anche la consapevolezza della percezione positiva che hanno clienti, partner e stakeholder. Dal 2017 per le grandi società quotate vi è l’obbligo di comunicazione societaria sulla sostenibilità (DNF-Dichiarazioni di carattere non finanziario); obbligo che nel 2024 verrà allargato alle imprese fino a 250 dipendenti.

«Abbiamo voluto inaugurare questo nuovo format, che prevede talk video e podcast -ha detto Danilo Devigili, ideatore del format (in foto), approfondendo proprio il tema del report di sostenibilità, sempre più sentito dalle aziende. Attualmente solo quelle quotate e di maggiori dimensioni sono tenute a produrlo per essere conformi alla normativa». 

Italia poco sensibile ai report di sostenibilità

Sebbene sia in crescita tra le aziende l’abitudine di redigere il report di sostenibilità,  gli ultimi dati a disposizione evidenziano uno scenario in Italia ancora lontano dagli altri Paesi europei. Secondo la classifica dell’Area Studi Mediobanca, solo il 30% delle 1.915 principali imprese italiane ha presentato il bilancio di sostenibilità. Nel 2021 poco più di 200 aziende hanno presentato il DNF, mentre si prevede che, a seguito dell’entrata in vigore della normativa europea, le imprese a dotarsi del report saranno oltre 4mila. 

«Il report di sostenibilità -continua Devigili- consente all’azienda di misurare le proprie prestazioni, ottenendo dati preziosi che possono essere utilizzati per lavorare sul posizionamento di mercato e sulla reputazione, valutando l’impatto sul territorio e sulle comunità e orientando le proprie scelte di business».

In altri termini, potremmo definire il report di sostenibilità come una scelta responsabile e un impegno che un’attività decide di assumersi nei confronti delle persone, dell’economia e dell’ambiente. 

Ferrari Trento, best practice e protagonista del primo talk 

Ferrari Trento, l’azienda del Gruppo Lunelli riferimento nel settore degli sparkling wine, è stata protagonista del primo talk. Di recente l’azienda trentina ha redatto il suo primo report di sostenibilità. 

«Alla vigilia dei nostri 120 anni di storia – racconta Camilla Lunelli, responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne di Gruppo Lunelli – abbiamo sentito la necessità di misurare, grazie al contributo di Collectibus, il nostro impegno, codificarlo e trasmetterlo agli stakeholder. Siamo un’azienda di dimensioni contenute, non siamo obbligati a redigere un bilancio non finanziario, ma abbiamo scelto di farlo per comprendere a che punto siamo e cosa possiamo fare per migliorare la nostra sostenibilità. Siamo profondamente legati alla nostra terra, alla cultura del vino e al territorio, e vogliamo impegnarci sempre di più per valorizzarlo e promuoverlo. Le prossime sfide? Lavorare sulla nostra impronta carbonica e continuare a promuovere il ‘bere responsabile’».

Prossimo appuntamento con il format di Collectibus, mercoledì 27 aprile, sul tema della decarbonizzazione.

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