
Il Regio tratturo Pescasseroli-Candela tra Abruzzo e Puglia è il percorso seguito dal fotografo Franco Giacopino. La sua esperienza è stata illustrata nella mostra “Il mio Regio tratturo” e raccontata in un catalogo.

Il Regio tratturo Pescasseroli-Candela tra Abruzzo e Puglia è il percorso compiuto dal fotografo Franco Giacopino, che ha illustrato la sua esperienza di viaggio nella mostra “Il mio Regio tratturo” con un’esposizione di 32 immagini e raccontato in un catalogo di 280 pagine. La mostra, dopo aver fatto tappa a Bari, si sposterà dal 7 al 18 novembre alla Fondazione Monti dauni e prossimamente a Pescasseroli. Il progetto è stato patrocinato da Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Bari, Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Fondazione Puglia e promosso dall’Associazione culturale Soggetto a piacere.
L’incipit del viaggio
L’incipit del viaggio è stato un reportage realizzato da Giacopino in Albania. Qui fa la conoscenza con la figura del famoso condottiero albanese, Giorgio Castriota Scanderbeg; l’eroe albanese era sbarcato in Italia per aiutare Ferdinando I nella lotta contro il rivale Giovanni d’Angiò ed i baroni suoi alleati contribuendo in maniera decisiva alla vittoria del re di Napoli. La battaglia combattuta il 18 agosto 1461 nei pressi di Greci, in provincia di Avellino, nel territorio di Terrastrutta, segnò la fine delle aspirazioni angioine al trono di Napoli.
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Greci, isola arbereshe
Greci è l’unico paese di tutta la regione Campania che ha conservato immutato nei secoli le antiche tradizioni arbëreshë, la lingua, la cultura, i costumi e le varie consuetudini degli antenati albanesi. Il centro campano domina la valle del Cervaro e si trova nelle vicinanze della Masseria di Tre Fontane, antica stazione di posta sul Tratturello Camporeale-Foggia, diramazione del più importante Regio tratturo Pescasseroli-Candela.
Il tratturo raccontato

La scoperta di questo periodo storico e la curiosità, quindi, hanno spinto il fotografo a documentarsi per poi intraprendere un viaggio a piedi lungo il Regio tratturo Pescasseroli-Candela insieme ad altri compagni. Durante il viaggio sono state scattate centinaia di fotografie e realizzati filmati. Il materiale, quindi, è stato selezionato e raccolto. Il viaggio ha ispirato un piccolo diario dell’esperienza vissuta con appunti e aneddoti sugli incontri e sulla natura.
Itinerario e paesaggi
Così la “carovana” ha percorso i 211 chilometri del percorso del Regio tratturo spingendosi a volte anche in qualche tratturello. La marcia quotidiana è stata di 7-8 ore con una media di 20-25 chilometri per dodici giorni da Pescasseroli a Sepino fino Candela. Durante il viaggio, allietato dall’incontro con dei cervi e dalla presenza dell’orso marsicano, si susseguivano paesaggi montani caratteristici dell’Abruzzo, quelli collinari del Molise fino alle terre battute della Puglia.
Il cammino interiore
Il viaggio lungo il Regio tratturo Pescasseroli-Candela è stato anche un cammino interiore. Il tempo, i paesaggi e la fatica hanno permesso a Franco Giacopino di comprendere i doni di Dio e l’invito dell’umanità a rispettare e conservare i territori, la natura ed i paesaggi per trasmettere questo patrimonio alle future generazioni.