Racing con i quad nel parco dell’Alta Murgia, 7 denunce

I Carabinieri Forestali di Andria e Altamura li hanno sorpresi mentre facevano illecitamente enduro racing nel bosco. Sequestrati i 7 veicoli

Lo sport nei parchi si può fare, ma è necessario rispettare alcune regole, per evitare di danneggiare l’ambiente e spaventare la fauna selvatica. Poi ci sono alcuni sport, quelli con i veicoli preparati per il cross o il racing, che si possono fare solo previa autorizzazione e solo in alcune zone ben definite. Il non rispetto delle semplici regole viene condannato con sanzioni amministrative o con procedimenti penali.

Questa volta, i Carabieri Forestali di Andria e Altamura hanno sorpreso 7 persone a bordo di quad, mentre svolgevano enduro racing nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Gli sportivi sono stati scoperti mentre sfrecciavano nel bosco di Parco delle Grave, nei pressi di Castel del Monte, incuranti delle norme basilari del vivere civile e della legge che vieta queste attività nel bosco.

I sette, residenti ad Andria, Terlizzi e Ruvo di Puglia, sono stati denunciati per violazione della legge sulle aree naturali protette, mentre la Procura di Trani ha convalidato il sequestro dei 7 quad, tutti di loro proprietà, effettuato di iniziativa dai Carabinieri.

Ten Col Giuliano Palomba – Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Alta Murgia” di Altamura

Enduro, motocross e sport similari sono vietati all’interno dell’area protetta per preservare la flora e la fauna selvatiche e per permettere agli escursionisti, e agli amanti della natura, di poter vivere appieno le bellezze naturalistiche del parco.

«Gli habitat del Parco affidato alla nostra tutela – spiega il Tenente Colonnello Giuliano Palomba, Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Alta Murgia” di Altamura – sono protetti a diversi livelli, da normative nazionali, europee, e da determinazioni dello stesso Ente Parco. La violenza esercitata sull’area protetta dagli appassionati di enduro, che mettono il loro amore per le due o le quattro ruote davanti alla necessità di tutela che questi delicatissimi e preziosissimi territori necessitano, causa un significativo disturbo alla fauna oltre a comportare il danneggiamento dei sentieri, facilitando la successiva azione di erosione delle acque meteoriche e causando dunque fenomeni di dissesto idrogeologico».

Di recente, a dicembre 2021, c’è stato già un altro intervento di questo tipo nel parco, dove è stato denunciato un motociclista di Ruvo di Puglia che stava facendo motocross in località “Lamagenzana”. Anche in quel caso è scattata la denuncia e il sequestro del mezzo.

Da tempo i militari stanno eseguendo controlli mirati, con servizi ad hoc, per arginare questo fenomeno che sta creando non pochi problemi alla sicurezza del parco.

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