
In questi giorni Legambiente ha stilato l’elenco delle località più belle d’Italia. La Puglia è la terza regione in classifica.
Anche quest’anno la Puglia c’è. È stato pubblicato da Legambiente, in collaborazione con Touring Club Italiano, la “Guida Blu 2019 – Il mare più bello”, manuale fondamentale dei luoghi più interessanti per le vacanze, per conoscere l’Italia attraverso la valorizzazione della storia dei luoghi, delle bellezze naturalistiche, della qualità dell’aria e dell’acqua, valutando il livello delle strutture ricettive.
Leggi anche: Guardia Costiera: #PlasticFreeGC per liberare il mare dalla plastica
Anche quest’anno le vele sono assegnate ai comprensori turistici, all’interno dei quali è poi possibile visitare i relativi Comuni, anch’essi valutati nella Guida. Quest’anno è stata inserita anche la categoria “plastic free”, ovvero le spiagge o le zone dove è stata abolita la plastica. Le isole Tremiti sono state la prima località a bandire le materie plastiche, invece la Puglia lo ha fatto quest’anno sulle spiagge, mentre alcuni Comuni adriatici ne hanno vietato il fumo di sigaretta.
Leggi anche: Niente plastica, le Isole Tremiti fanno scuola: “I turisti ci ringraziano”

Legambiente ci tiene a precisare che il giudizio attribuito a ciascun comprensorio è scaturito da approfondite valutazioni, fatte anche con i dati raccolti da Goletta Verde. Le categorie principali sono due: la qualità dell’ambiente e la qualità dei servizi. Sulla base di questa classificazione, le cinque vele sono state assegnate a zone naturalistiche di rilievo ma con servizi turistici non all’altezza, oppure a zone con strutture ricettive eccellenti ma con una qualità ambientale compromessa.
Leggi anche: Ambiente. Peschici e Goletta Verde per il “No plastic use day”
La classifica: Cinque Vele in Sardegna, Sicilia, Puglia, Campania, Toscana e Liguria

In testa alla classifica delle località più belle c’è il Cilento Antico guidato da Pollica (Sa), a seguire il litorale della Maremma Toscana guidato da Castiglione della Pescaia (Gr), quindi la Baronia di Posada (Nu) e il Parco di Tepilora, il Litorale di Chia con Domus De Maria (Sud Sardegna), Baunei (Nu), l’Alto Salento Jonico guidato da Nardò (Le), la Planargia con Bosa (Or), la Costa d’Argento e l’Isola del Giglio (Gr), le Cinque Terre guidate da Vernazza (Sp), l’isola di Pantelleria (Tp), la Gallura Costiera e l’area marina protetta di Capo Testa Punta Falcone guidata da Santa Teresa di Gallura (Ss), la Costa del Mito e l’area marina protetta Coste degli Infreschi e della Masseta guidata da San Giovanni a Piro (Sa), l’Alto Salento Adriatico guidato da Melendugno (Le) Otranto e Vernole, la costa del Parco agrario degli Ulivi secolari guidata da Polignano a Mare (Ba) con Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno, il Litorale Trapanese Nord guidato da San Vito lo Capo (Tp) e l’isola di Ustica (Pa).
Per quanto riguarda le regioni, la classifica vede come prima la Sardegna, poi Sicilia, Puglia, Campania, Toscana e Liguria. La Puglia, inoltre, ha ricevuto le Quattro Vele per il versante Sud del Gargano, le Isole Tremiti ed il Basso Salento Adriatico.
Leggi anche: Plastica monouso: stop dall’UE entro il 2021 di piatti, posate, cannucce e filtri
La Puglia delle Cinque Vele
Un grande successo per i comprensori pugliesi che così riconfermano la propensione al turismo ed un trend di crescita. Polignano a Mare ormai da tempo è famosa per una serie di eventi di caratura nazionale ed internazionale, (vedi per esempio il Red Bull Cliff Diving o Il Libro Possibile) spesso è stata scelta come set cinematografico o televisivo (hanno anche realizzato alcune puntate della soap Beautiful), la qualità del mare e la caratteristica scogliera a picco sono amate da tutto il mondo, mentre le strutture ricettive sono notoriamente apprezzate da tutti.
Leggi anche: Turismo in Puglia e sviluppo: una tavola rotonda per chiarire le idee

Otranto, invece, da tempo ha messo in atto una serie di azioni a tutela del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico. Tante opere di sensibilizzazione per preservare e valorizzare l’ambiente, dalla pulizia delle spiagge e dei fondali, alle azioni per salvaguardare il territorio interno alle città, attraverso soprattutto progetti anche di mobilità sostenibile.
Leggi anche: Bari: secondo Lonely Planet è tra le dieci regine europee del turismo
Se Fasano, Ostuni, Carovigno, Melendugno, Vernole, Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo, Racale sono note per le bellezze paesaggistiche ed architettoniche, l’enogastronomia, un turismo consolidato, il mare e la qualità della vita, Monopoli merita uno sguardo più attento.
Da qualche anno la città sta investendo nel turismo, privatizzando la bellissima costa, concedendo e concentrando l’apertura di strutture ricettive di alto livello e locali per la movida nel centro storico. Contestualmente, l’amministrazione ha rilanciato l’edilizia residenziale costruendo ovunque, eliminando gli uliveti e le aree verdi caratteristiche in varie zone della città, abbassandone sensibilmente la qualità dell’aria. Con queste scelte, risulta difficile capire come possa essere considerata una “bella città”.
Insomma, un risultato importante per la Puglia, ma i Comuni dovrebbero pensare più a progetti ecosostenibili che a progetti turistici e residenziali, se non vogliono sopravvivere.
Leggi anche: Eliminare plastica con la pesca e il turismo