
Approvata dal Consiglio regionale la legge per le misure di compensazione e riequilibrio ambientale. Delli Noci: “Grande risultato per i cittadini. Tutelati i nostri territori e accelerato il processo di transizione energetica”
Incentivare la transizione energetica e garantire vantaggi concreti ai territori che si traducano anche in quegli sconti sulla bolletta tanto aspettati da tutti: nasce con questo obiettivo il disegno di Legge “Misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale in ambito energetico”, approvata ieri in Consiglio regionale, sintesi di tre proposte, quella approvata in Giunta la scorsa settimana e quelle dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Davide Bellomo.
Una legge per i pugliesi
Il disegno di Legge, che affronta la questione caro-energia, disciplina misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale fra livelli e costi di prestazione e impatto degli impianti a di tutte quelle imprese che vario titolo operano sul fronte dell’energia sul territorio pugliese.
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La proposta di legge – che applica i principi dettati dalla legge ‘quadro’ del settore energetico (legge 23 agosto 2004 n. 239) – ha gli obiettivi di ridurre le ripercussioni negative delle infrastrutture e degli impianti sul territorio; di garantire il miglioramento della sostenibilità ambientale di immobili e infrastrutture pubbliche; di promuovere il risparmio energetico e la riconversione verso l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili e realizzare interventi di forestazione in ambito urbano e periurbano.
Da dove viene lo sconto in bolletta

Proprio per contenere il costo del gas sostenuto dalle famiglie pugliesi e tenuto conto della mancata corresponsione di qualsiasi forma d’indennizzo anche a titolo di riequilibrio per concentrazione d’attività, impianto e infrastruttura a elevato impatto territoriale, le imprese energetiche (proponenti, produttori, vettori e gestori di impianti e infrastrutture di gas) presenti sul territorio pugliese verseranno una somma a titolo di risarcimento ai territori e il 3% del valore commerciale del volume di gas prodotto, trasportato o importato in Italia attraverso l’infrastruttura.
Nel concreto: TAP, ad esempio, verserà circa 300 milioni l’anno per il gas lavorato in Puglia oltre a una somma di 50 milioni di euro a titolo di ristoro. Tutte le altre imprese energetiche dovranno invece versare somme a titolo di ristoro ambientale. I soldi ottenuti si trasformeranno così in sconto in fatture alle utenze domestiche delle famiglie pugliesi. L’ammontare dello sconto deve essere espressamente indicato in ogni fattura.
Delli Noci: “Sconto in bolletta primo passo verso l’autonomia energetica”
«La Puglia, che è la prima regione per produzione di energia sia da fonte eolica sia solare, deve essere protagonista effettiva di questa sfida che vede l’intero Paese impegnato nel processo di transizione energetica – commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci –. Per essere realmente protagonisti, la Puglia e i pugliesi devono poter ricevere compensazioni ambientali ed energetiche e vedere dunque trasformare la presenza di impianti in vantaggi in termini sociali, ambientali e anche economici con la riduzione del costo della bolletta.
Essere un hub energetico, che è quello che questa regione si candida a diventare, significa favorire il processo di decarbonizzazione, puntare sulle rinnovabili e provare ad essere energeticamente autonomi utilizzando l’energia prodotta, anche attraverso le comunità energetiche cittadine condominiali e industriali che rendano protagonisti cittadini e imprese e che restituiscano loro vantaggi concreti».