
Scarsa igiene e mancata tracciabilità degli alimenti. L’intervento della Guardia Costiera di Monopoli
Secondo intervento dalla Guardia Costiera a Monopoli nell’ambito della sicurezza alimentare e nel rispetto delle normative igienico-sanitarie.
Dopo la sospensione alcuni giorni fa dell’attività di ristorazione di un ristorante etnico a Monopoli, per violazioni alle normative che tutelano gli alimenti e la salute dei consumatori, i militari sono intervenuti in un altro ristorante etnico della cittadina, riscontrando anche in questo caso una serie di illeciti gravi, potenzialmente pericolosi.
Durante l’ispezione il personale della Guardia Costiera, accompagnato dagli ispettori della ASL, ha subito rilevato e contestato al gestore del ristorante scarse condizioni igienico sanitarie, il mancato rispetto di tutte le procedure di autocontrollo basate sui principi HACCP e l’assenza di un sistema di tracciabilità dei prodotti alimentari detenuti ai fini della vendita.
Inevitabile il sequestro di circa mezzo quintale di prodotti alimentari, soprattutto prodotti ittici, congelati e conservati in modo irregolare, in contenitori artigianali e occasionali, e senza alcun riferimento alla tracciabilità del prodotto.
Questa mancanza è estremamente grave in quanto sia il consumatore e sia chi cucina e prepara il prodotto non sono in grado di valutare e assicurare la qualità e la salubrità dell’alimento. Inoltre, nel caso in cui ci sia una contaminazione o uno stato di deterioramento in atto, si potrebbero presentare problemi, anche gravi, alla salute, come peraltro è già accaduto.
Al termine degli accertamenti, sono state comminate 3 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 4.500,00 euro, mentre, a causa delle gravi inadempienze riscontrate, è stata immediatamente disposta la sospensione dell’attività di ristorazione.
In pochi giorni state sanzionate già 4 attività di ristorazione per mancato rispetto delle norme HACCP, igienico-sanitarie e tracciabilità.
Gli illeciti contestati riguardano normative fondamentali a tutela del consumatore e del ristoratore, che certificano la qualità e la salubrità sia degli alimenti e sia degli ambienti. Se queste norme vengono applicate con leggerezza o non vengono affatto applicate, è evidente che oltre al danno d’immagine, c’è un danno inevitabilmente economico e sanitario, con una serie di conseguenze che si ripercuotono a cascata su tutto il settore della ristorazione.