Tra le grane più presenti, l’inquinamento acustico e i deficit energetici. Il Superbonus 110% può servire? Lo studio di Ener2Crowd.com
Secondo quanto osserva, basandosi su dati ISTAT, Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, 8,4 milioni di italiani (il 14% della popolazione) vivono in case con problemi strutturali, includendo anche i problemi di umidità.
Le percentuali più alte si registrano nel Mezzogiorno (15,5%), ma sono comunque elevate anche nel Centro (13,4%) e Nord Italia (13%). A livello regionale la regione in cui il problema è più evidente è l’Abruzzo (22,6%), seguita dalla Liguria (19,7%) e dalla Campania (19,2%). Le performance strutturali migliori si hanno invece in Valle d’Aosta (9,4%), Friuli-Venezia Giulia (9,8%), Sicilia (10,3%) e Piemonte (10,3%).
Inquinamento acustico, lo subiscono 7 milioni di italiani

Poi ancora 7,1 milioni di italiani (il 12% della popolazione) subiscono l’inquinamento acustico, altro problema che inficia sulla salubrità dei nostri edifici. Quanto invece ai cittadini che vivono in case rumorose troviamo nuovamente sul podio la Liguria (16,3%) e la Campania (16,2%), insieme – questa volta – al Piemonte che è terzo con il 15,3%. Seguono poi a pari merito il Lazio e la Puglia (15%).
Le regioni più virtuose? Le performance migliori si hanno in Valle d’Aosta (2,8%), Molise (5%) e Basilicata (5,3%), sul podio delle regioni dove l’inquinamento acustico viene registrato in misura ridotta.
Insomma più di un italiano su 4 ha qualche problema legato alla casa. Sommando il 14% di coloro che lamentano problemi strutturali al 12% assillato dall’inquinamento acustico, scopriamo infatti che il 26% della popolazione non può godere del suo ambiente abitativo come vorrebbe.
Efficientamento energetico, occhio al Superbonus
Ma il dato cruciale riguarda i circa 15 milioni di italiani che vivono in abitazioni dalle caratteristiche energetiche più arretrate arrivando a spendere fino a 2.100 euro ogni 100 metri quadrati in più all’anno per la loro gestione energetica. In questo contesto, il Superbonus 110% —ora accessibile ad una maggior numero di cittadini è forse la più appetibile tra tutte le agevolazioni disposte dal Governo per gli interventi abitativi in ambito di efficienza energetica, infrastrutture antisismiche, impianti fotovoltaici ed infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
«Le misure messe in campo dalle istituzioni per risolvere questo tipo di problemi ci sono» sottolinea Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd.com nonché chief analyst del GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde, riferendosi al Superbonus 110%. «Oggi —prosegue Mottironi— con i 30 miliardi di euro messi in campo dalle misure governative, è possibile produrre un beneficio economico per le persone coinvolte pari a circa 1 punto percentuale del loro PIL procapite ed una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 14% di quelle del nostro intero Paese».
Poi ci sono anche i Bonus ristrutturazione, gli Ecobonus e i Sismabonus. Insomma gli incentivi non mancano e l’occasione è ghiotta anche per chi voglia realizzare un investimento finanziario sostenibile, investendo anche solo pochi euro. Così – oltre a fare aumentare il valore degli immobili— si contribuisce fortemente ad una transizione ecologica ormai indispensabile per salvare il pianeta e si implementa una strategia per riprendersi dalla crisi economica derivata dal COVID-19. Il Superbonus, infatti, è in grado di far crescere l’occupazione e di stimolare la creazione di nuove partnership, con un livello di investimenti che già ad oggi è pari ad 800 milioni di euro. Nonostante le difficoltà scaturite dalla pandemia, da luglio a dicembre 2020 sono state inviate circa 34mila richieste relative al Superbonus. La zona che maggiormente ha aderito all’iniziativa è stata quella del Nord Italia (73%) e —in tutto il Paese— si tratta soprattutto di interventi sulle prime case (83%).
Più in generale, le opportunità relative al Superbonus 110% non riguardano più solo i soggetti direttamente interessati ai lavori di efficientamento e messa in sicurezza dell’immobile, ma anche i risparmiatori che vogliano indirizzare i propri capitali verso progetti sostenibili.
«Guadagnare investendo nella sostenibilità è possibile – . puntualizza Niccolò Sovico ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com -. Nella nostra visione del crowdfunding, la green economy non rappresenta certo un ostacolo all’efficienza economico-finanziaria ma una leva per trasformare la finanza in qualcosa che sia profittevole senza trascurare la salvaguardia dell’ambiente e l’obiettivo sempre più realistico di rendere le nostre città luoghi nuovamente vivibili ed in armonia con la natura circostante» .