
Al via il Prix Italia, il concorso internazionale promosso dalla Rai che premia il meglio delle produzioni tv, radio e web, che per la 74° edizione ha scelto il palcoscenico di Bari e un tema decisamente attuale: la sostenibilità.
Cinque giorni di incontri internazionali, dibattiti, masterclass, anteprime e proiezioni e un un numero record di prodotti iscritti: 321 che hanno portato a una selezione finale di 64 programmi scelti da una giuria composta da 86 professionisti collegati da tutto il mondo. Programmi che si propongono di esprimere il meglio della produzione radio televisiva mondiale, specchio dello stato di salute del settore ma anche della società e che affrontano le problematiche relative al cambiamento climatico, alle emergenze alimentari, ai conflitti, alle sfide planetarie. In gara 31 broadcaster pubblici e privati provenienti da 23 Paesi: si contenderanno 9 premi.
Caleidoscopio tematico per raccontare l’oggi

Le shortlist non parlano solo di qualità, ma della rilevanza dei prodotti, della loro capacità di interpretare, informare e raccontare l’oggi. In questo anno di transizioni e crisi globali il panorama del concorso è quanto mai variegato. All’emergenza del Covid 19 sono ancora dedicate diverse produzioni ma il focus è ormai spostato sulla rinascita dell’arte e dello spettacolo nel dopo-pandemia.
La nuova emergenza della guerra in Ucraina, pur recente, ha trovato grande spazio insieme alle crisi di Afghanistan, Kurdistan, Myanmar ma anche la contemporaneità inquieta e i futuri prossimi ancora da decifrare tengono banco: dall’impatto delle fake news sulla quotidianità e i rapporti familiari si passa agli scenari possibili dell’intelligenza artificiale.
Con la grande emergenza planetaria dei nostri tempi, la sostenibilità ambientale, ci sono i temi sociali: dai diritti dei migranti in Europa al business delle madri surrogate e della medicina riproduttiva, dalla condizione dei detenuti alla pedofilia online, dalla malattia alla disabilità, alla salute mentale.
Molti i momenti di confronto, come il dialogo tra la presidente Rai Marinella Soldi e il direttore generale della BBC Tim Davie, in onore dei 100 anni dell’emittente britannica, o il faccia a faccia tra e Francesca Spatolisano, Segretario Generale Aggiunto dell’Onu e il portavoce di Fridays For Future Marco Modugno.
Dove, quando e come partecipare
Appuntamento martedì 4 ottobre al Teatro Petruzzelli per la Cerimonia di inaugurazione e venerdì 7 ottobre al Teatro Kursaal per la premiazione. Tutti gli eventi (clicca qui per il calendario) sono gratuiti (previo accredito sul sito Rai). Molte altre le location per un Festival diffuso e accessibile: lo Spazio Murat, Santa Scolastica, fino all’area del porto, dove verrà realizzato un grande murales. Su tutti spicca l’ex Mercato del Pesce, edificio monumentale restituito per l’occasione alla città dopo i lavori di restauro e ripristino.

I lavori, per i quali la Regione Puglia ha investito 5 milioni di euro, rientrano nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro Rafforzato “Beni e attività culturali”, stipulato nel 2015 con il Ministero dei Beni Culturali.
‘Sustainable Me’: protagonisti del cambiamento
“Abbiamo dedicato la 74ª edizione del Prix Italia alla Sostenibilità perché è un tema fondamentale. Riguarda il cambiamento climatico ma anche i diritti, l’inclusione, le diverse abilità, l’istruzione”. La presidente Rai Marinella Soldi spiega: “Il titolo della manifestazione è ‘Sustainable Me’: ciascuno di noi può essere protagonista di un cambiamento positivo, con il suo impegno, con i suoi gesti quotidiani. In Rai abbiamo deciso di porre la sostenibilità al centro delle nostre strategie per realizzare al meglio la nostra missione di servizio pubblico.
Il Prix Italia è anche occasione di valorizzazione del territorio, uno dei nostri compiti fondamentali. Quest’anno si terrà in Puglia, a Bari, una regione e una città che si sono mostrate davvero entusiaste di poter ospitare la 74ª edizione. Bari, crocevia millenario di culture è luogo ideale per un concorso che vuole aprirsi e coinvolgere, insieme ai professionisti dei media, un ampio pubblico. Protagonisti saranno anche gli studenti pugliesi, con le loro idee e progetti per una società sostenibile. Il servizio pubblico deve saper parlare, sempre più e sempre meglio, ai giovani”.
Chiara Longo Bifano, segretaria generale del Prix Italia, ha affermato: “Quando abbiamo trovato l’accoglienza della Puglia, abbiamo immediatamente capito che questa 74esima edizione non potesse che essere dedicata alla sostenibilità. Abbiamo creato ‘Sustainable Me’, un albero meraviglioso che naturalmente ricorda l’Ulivo: un incrocio di broadcaster internazionali che portano linfa fino al fogliame e il fogliame richiama sia gli obiettivi dell’Onu del 2030, ma richiama anche i colori del territorio della Puglia, a cominciare dal mare. Arriveranno delegazioni da tutto il mondo. Prix Italia è una comunità che conta oltre 130 broadcaster, dalla Korea del Sud, all’Argentina, da Cuba al Camerun, che è entrato proprio da poco. Abbiamo Cuba, abbiamo il Benin, abbiamo il sud Africa. I vincitori di questi programmi meravigliosi, che si potranno vedere a Bari sono prodotti internazionali di una bellezza incredibile”.
Sostenibilità, la risposta alle sfide

Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “Noi pensiamo alla sostenibilità come a una risposta realmente all’altezza delle sfide che abbiamo davanti per il prossimo futuro. L’ecologia chiama in causa tutte le altre discipline e chiede alle politiche pubbliche un cambiamento radicale di sguardo e di mentalità. Sostenibilità vuol dire parlare di ambiente, sviluppo sociale ed economico, qualità della vita. Ma sostenibilità significa innanzitutto sostenibilità dei principi, dei valori, della democrazia, dell’accoglienza, della tolleranza e della pace. E poi significa anche premiare la regione italiana che produce più energia alternativa, che ha varato un piano di decarbonizzazione della sua acciaieria più pericolosa, e infine che ha il mare più pulito di Italia, grazie agli investimenti fatti sulla depurazione delle acque. Il turismo in Puglia – ha concluso – non è solo business, ma reale volontà di accoglienza e di condividere con il mondo esperienze, valori e amicizie”.
Rocco De Franchi, direttore Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia gli ha fatto eco: “Condivisione, sostenibilità e comunicazione di contenuti: questo il messaggio che vogliamo lanciare in tutto il mondo attraverso i più grandi broadcaster internazionali. La Puglia è terra di accoglienza che non è ospitalità di maniera, ma condivisione di esperienze e di culture. Non solo accogliamo i visitatori che stanno accorrendo numerosi per seguire tutti gli eventi che Rai mette a disposizione gratuitamente alla nostra comunità, ma anche dare un contributo di riflessione in un momento in cui la comunicazione ha bisogno di profondità e non soltanto della velocità dei social network”.