Gli oli biologici italiani si confermano ai vertici d’eccellenza dell’olivicoltura bio mondiale. É l’extravergine sardo “S. Andrìa” dell’Oleificio Sandro Chisu di Orosei (Nuoro) ad essersi aggiudicato il titolo di miglior olio biologico del 2011 e ad aver vinto il Premio Biol, la kermesse internazionale riservata ai migliori oli bio, che da sedici anni assegna in Puglia i più importanti riconoscimenti mondiali del settore. Il “S. Andrìa” è risultato il migliore assoluto tra gli oltre 380 oli in gara giunti da 19 paesi. Dalla Sicilia arriva invece il secondo posto, aggiudicato al “Dop Valli Trapanesi” dell’azienda biologica Titone. Terzo il moraiolo toscano dell’azienda Cesare Buonamici di Fiesole (Firenze). Miglior blended, l’umbro “Bios” di Monini, imbottigliato da S.I.O. a Carpino, sul Gargano. Tra gli altri riconoscimenti principali, il Biolpack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo) è stato vinto dall’olio croato “Zlatno Ulje”. La giuria di bambini ha invece assegnato il BiolKids all’olio californiano “Mistral Apollo”. Miglior olio straniero, al sesto posto, lo spagnolo “Rincon della Subbetica”. L’elenco completo di tutti gli altri riconoscimenti territoriali e delle menzioni sarà online su www.premiobiol.it.