PM10: contro lo smog Perugia lava le strade

ecologia - automezzo lavastrade
Perugia, automezzo lavastrade da 9mila litri dotato di getti ad alta pressione, specifica per eliminazione delle polveri sottili

Le polveri sottili, comunemente chiamate PM10 (Particulate Matter o Materia Particolata, particelle microscopiche, il cui diametro è uguale o inferiore a 10 µm (micron) cioè 10 millesimi di millimetro), oltre al fenomeno atmosferico di temperature miti e assenza di pioggia e vento in questo periodo, sono la causa principale dell’emergenza smog in grandi città del Paese.

Le PM10 sono prodotte in misura prevalente dalla combustione di fossili utilizzati nei trasporti, da combustibili utilizzati nell’industria e nella produzione di energia; le particelle più grossolane derivano principalmente dal suolo e da altri materiali.

Questa polvere si solleva durante le ore più calde della giornata – può rimanere in sospensione nell’aria per circa 12 ore -, per poi precipitare nuovamente a terra durante le ore notturne. Le particelle di diametro pari a 1 mm possono, invece, rimanere in circolazione anche per circa un mese. Le PM10 sono inalabili e respirabili e quindi pericolose per la salute dell’uomo.

Come soluzione a questo problema, Milano ha bloccato il traffico dei mezzi privati dal 28 al 30 del mese corrente. Roma ha deciso per le targhe alterne, come pure Bergamo. Torino ha proposto – senza successo – il biglietto unico dei trasporti pubblici, Firenze ha imposto ulteriori restrizioni ai veicoli più inquinanti nella ZTL, la Zona a Traffico Limitato. A Napoli resta in vigore la limitazione alla circolazione privata in giorni e orari prestabiliti. In altri comuni la cittadinanza è stata invitata ad adottare comportamenti idonei a contenere le emissioni.

Perugia, invece, per limitare il fenomeno dell’innalzamento delle PM10, ha pensato a un intervento straordinario di pulizia e lavaggio delle strade, anche se non è una soluzione decisiva. Il servizio di lavaggio strade del capoluogo umbro è stato eseguito da Gesenu S.p.A., azienda locale competente nel settore dell’igiene ambientale, nei giorni (in via sperimentale) 22-23-24 dicembre e proseguirà nei prossimi giorni anche sulla base dei risultati ottenuti e del livello di PM10 riscontrato. L’intervento, con automezzi lavastrade da 9mila litri dotati di getti ad alta pressione, specifica per questa tipologia di lavaggio, avviene in orari compatibili con le condizioni di zero termico e senza creare intralci al traffico locale.

«Le PM10 – spiega l’ing. Massimo Pera, Responsabile della Business Unit Igiene Ambientale di Gesenu S.p.A. -, sono costituite da una miscela di sostanze che includono elementi come il carbonio, il piombo, il nichel, composti come i nitrati, i solfati o composti organici, miscele complesse come particelle di suolo o gli scarichi dei veicoli diesel. Una parte delle polveri presente sulla superficie stradale ritorna in sospensione a causa dei veicoli in movimento. Le operazioni di lavaggio devono essere previste nelle sole giornate meteorologicamente compatibili, ossia con temperatura dell’aria superiore ai 3°C».

La circolazione a targhe alterne durante le festività natalizie è una «misura ridicola che consente di ottenere benefici minimi a fronte di un enorme disagio per la cittadinanza e che contribuisce ad acuire la crisi dei consumi, che sembravano registrare una timida ripresa – commenta Alfonso Fimiani, presidente dei Circoli dell’Ambiente -. Serve avviare interventi strutturali ed ancora una volta la soluzione va ritrovata nella reale introduzione in Italia della fiscalità ecologica».

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