
A Foggia e in provincia una serie di progetti sulla mobilità sostenibile. Ma nel capoluogo dauno il piano della pista ciclabile fa discutere
Una pista ciclabile da Foggia a Bari. Non è un utopistico piano di mobilità sostenibile, ma l’itinerario simbolico del progetto del Comune del capoluogo dauno: un iter burocratico che porterà il progetto stilato a Foggia alle porte della Regione, per ottenere il finanziamento.
PISTA CICLABILE, I CONTRO
In ballo, percorsi pedonali e ciclopedonali. E una pista ciclabile dal terminal bus intermodale all’aeroporto Gino Lisa. In sostanza, tagliando l’intera città. Eppure, il progetto appena approvato dalla giunta, ha provocato uno scossone tra le associazioni locali. In particolare, i Cicloamici hanno bocciato il Comune. Per l’associazione “ad oggi non esiste ancora una programmazione degli interventi e manca una fotografia dei fabbisogni reali dei ciclisti”.

L’oggetto di disputa – spiegano – è l’ipotesi di progetto di pista ciclabile dalla stazione all’aeroporto. “I percorsi ciclabili immaginati dal Comune – sostengono – attraversano il piazzale della stazione, Viale XXIV Maggio e Corso Roma e si sviluppano interamente sul marciapiede, i ciclisti dovranno fare slalom fra panchine, portarifiuti e pali, senza contare i conflitti potenziali che s’innescano coi pedoni”.
Il rischio è, pertanto, quello subito dalla pista ciclabile realizzata dall’amministrazione guidata, vari mandati fa, da Agostinacchio: “che nessuno la utilizzi”.
PISTA CICLABILE, I PRO
Non di sole critiche, però, vive questo progetto. “Certamente necessita di alcune correzioni e modifiche, ma non ci sentiamo di bocciare completamente il Comune, considerando la buona volontà da parte dell’amministrazione comunale di condividere il progetto con quelle associazioni che vivono la città su due ruote”. L’associazione Funny Bike di Foggia va in controtendenza e preferisce vedere l’aspetto positivo del progetto.
«Non ci sentiamo di condividere il pensiero dei Cicloamici – commenta Michele Garruto, segretario dell’associazione -, perché crediamo che qualsiasi tipo di critica deve avere una finalità costruttiva e non distruttiva, far aprire al dialogo e non chiuderlo. Vogliamo continuare a sostenere l’Amministrazione Comunale nella collaborazione che ci è stata richiesta e non andare oltre le nostre competenze». Ora, però, il Comune di Foggia guarda a Bari e ai fondi europei. E si dice disponibile a un nuovo confronto.
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LA PISTA CICLABILE A TROIA

Ma quello di Foggia, non è l’unico progetto di pista ciclabile nella zona. A Troia è stato compiuto il primo passo, con l’approvazione del piano di espropri delle particelle presenti lungo il percorso. Il percorso ciclabile, di quasi 7 km, si svilupperà sia nel tessuto urbano che extraurbano della cittadina dei Monti Dauni. La pista ciclabile cingerà ad anello il centro urbano, sviluppandosi poi lungo la SP 115 e la strada Comunale San Paolo per 6,8 km, per valorizzare inoltre le aree demaniali identificate come “Regi Tratturelli”. Lungo la pista sarà installato un sistema di pubblica illuminazione indipendente, alimentato da energie da fonti rinnovabili.
LA PISTA CICLABILE DEI MONTI DAUNI
Infine, i sindaci di Candela e Rocchetta Sant’ Antonio hanno chiesto alla Regione Puglia una pista ciclabile per collegare i due centri dei Monti Dauni, distanti appena 13 chilometri, attraverso il tratturo Regio Pescasseroli-Candela. “Oltre alla realizzazione di corsie ciclabili il progetto prevede infrastrutture nella parte del tratturo che interessa l’area tra il casello autostradale e la stazione ferroviaria con nuovi corpi illuminanti e la realizzazione di una velostazione, così come da piano regionale dei trasporti, inoltre saranno costruite due aree attrezzate per la sosta nei rispettivi comuni”.