Pesca di frodo nell’oasi Laguna del Re di Manfredonia

L’intervento di contrasto è stato attuato dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata

 

Durante alcuni normali controlli, ieri, venerdì 8 aprile, il servizio ispettivo del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, ha eseguito un intervento nell’Oasi Laguna del Re di Manfredonia volto al contrasto del fenomeno della pesca di frodo all’interno della zona umida.

Su segnalazione degli operatori del Centro Studi Naturalistici ONLUS, agenti del Consorzio di bonifica sono prontamente intervenuti sull’area e hanno sorpreso 3 persone intente a pescare all’interno dei canali dell’oasi. I 3 sono stati identificati e accompagnati all’esterno dell’area; gli stessi verranno segnalati alle Autorità competenti. Le attrezzature da pesca sono state sequestrate e il pescato è stato immesso nuovamente in acqua perché ancora vivo e tutelato dalla legge.

Dopo la riqualificazione dell’area grazie al progetto LIFE Zone Umide Sipontine, l’Oasi Laguna del Re sta diventando sempre più un punto di riferimento per la conservazione della natura in Puglia.   L’area rientra nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano e nella Rete Natura 2000. Purtroppo persistono ancora comportamenti che tendono a danneggiare il patrimonio naturalistico ma che vengono puntualmente contrastati grazie all’efficace collaborazione tra Consorzio e CSN.

L’oasi, costituita da un mosaico di oltre 40 ettari di canali, specchi d’acqua e terreni asciutti, è infatti di proprietà del Consorzio per la Bonifica della Capitanata che lo ha affidato in gestione al Centro Studi Naturalistici.

Articoli correlati