Pesca di frodo a Bernalda e problemi di tracciabilità a Scanzano jonico

Sequestrati dalla Guardia Costiera 10kg di bianchetto e 100 metri di rete a maglie strette. Sequestrati anche 55kg di pesce senza documentazione

 

La Guardia Costiera di Taranto, in collaborazione con il Gruppo Carabinieri Forestali di Matera e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Martina Franca, hanno individuato nelle acque antistanti il Comune di Bernalda, in provincia di Matera, un’unità da diporto con a bordo circa 10 kg di novellame di sarda, il cosiddetto bianchetto. Essendo vietata la pesca, i militari hanno sequestrato i prodotti ittici sottomisura e hanno sanzionato il conduttore della barca in questione.

L’attività delle unità della Capitaneria di porto è proseguita con la successiva individuazione, nello stesso tratto di mare, di una rete da pesca illegale utilizzata proprio per la pesca del bianchetto: una “sciabica”, a maglia stretta, di circa 100 metri di lunghezza.

Nel corso della giornata, i marinai dell’Ufficio locale marittimo di Policoro hanno fermato, nel territorio di Scanzano jonico, un automezzo che trasportava circa 55 kg di pescato privo dell’obbligatoria documentazione di tracciabilità. Inevitabile il sequestro, mentre il trasportatore è stato sanzionato con una pena pecuniaria amministrativa di 1500 Euro.

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