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Per l’Ucraina, arte, fiaccolate, spillette e fiori contro la guerra: la solidarietà in tutti gli ambiti

Artisti per la pace

Una fiaccolata per chiedere la fine della guerra ma anche un conto corrente per donare. Bari continua a mobilitarsi per la popolazione ucraina ma è in compagnia di altri Comuni, Enti, Istituzioni e Associazioni che si stanno impegnando per assicurare aiuti e accoglienza ai profughi della guerra.

La macchina della solidarietà non sembra fermarsi, anzi. E per venire incontro alla richiesta costante di informazioni su come aiutare e mettersi a disposizione per le persone in fuga dal conflitto, aggiorneremo costantemente le iniziative di solidarietà in Puglia (e non solo). Vi invitiamo a segnalare raccolte fondi, donazioni e storie mandando una email a: redazione@ambienteambienti.it

La fiaccolata

Una fiaccolata “per riaccendere la speranza della pace, per non interrompere la storia recente dell’ecumenismo, per ripristinare il dialogo tra i popoli fortemente compromesso dalle armi e dalla violenza”. Così una nota delle Acli di Puglia presenta la fiaccolata in programma il 17 marzo a Bari, con partenza alle 17.30 dalla cattedrale. Il corteo si snoderà lungo le principali vie cittadine per concludersi nei pressi della basilica di san Nicola, dove alle 19,30 avrà inizio la manifestazione “Il popolo di San Nicola per la pace”, con l’esibizione – tra gli altri – di musicisti ed artisti italiani, russi e ucraini.

La fiaccolata, ideata dal Circolo Acli “E. Dalfino” di Bari, è promossa dalle Acli provinciali Bari-Bat unitamente alle Acli di Puglia. Altre manifestazioni sono previste in contemporanea negli altri capoluoghi provinciali.

Il conto corrente del Comune di Bari

Sempre a Bari, per sostenere i rifugiati ucraini attualmente accolti nella città, il Comune ha messo a disposizione un conto corrente utile a raccogliere fondi per far fronte alle necessità quotidiane delle persone ucraine presenti in città, così da garantire percorsi di autonomia di famiglie e minori che versano in situazione di vulnerabilità.

I fondi raccolti saranno utilizzati per l’acquisto di forniture, servizi, beni di prima necessità o buoni spesa da distribuire tra quanti ne faranno richiesta attraverso le stesse modalità previste per i cittadini vulnerabili residenti in città. Tutte le procedure vengono disciplinate dal regolamento per l’erogazione delle misure di sostegno per l’autonomia.

Questa nuova forma di sostegno è stata attivata dall’amministrazione comunale in risposta alle tante richieste di cittadini e associazioni che in queste settimane hanno manifestato il desiderio di donare fondi in favore dei rifugiati in arrivo a Bari e si inserisce tra le politiche di aiuti predisposte dall’assessorato comunale al Welfare nell’ambito del Piano cittadino di sostegno alla popolazione Ucraina già attivato in rete con l’Emporio farmaceutico, la Casa dei bambini e delle bambine e i Servizi territoriali per garantire assistenza legale, psicologica ed educativa oltre a beni e accessori per la prima infanzia, abiti, farmaci, materiali scolastici e altro.

Tutti i cittadini che intendono donare e sostenere le politiche di aiuto promosse dal Comune di Bari nella gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini, possono farlo utilizzando l’IBAN IT 35 G 02008 04030 000106360539 relativo al conto dedicato presso Unicredit.

Spillette contro Putin

“Vendiamo l’immagine che Putin ha vietato”

“Vendiamo l’immagine che Putin ha vietato”. Commentano così da Mixed lgbti l’iniziativa benefica al via oggi. Una raccolta fondi, dal basso, a partire dalla vendita di spillette che ritraggono il presidente russo Vladimir Putin nei panni di una drag queen.

L’immagine, nata in rete già diversi anni fa, fu poi resa illegale dallo stesso presidente: nel 2012 le prime leggi contro le persone lgbtqi+ fino ad una vera e propria persecuzione, con sanzioni molto dure e carcere a chi osa fare “propaganda gay”.

“Così vogliamo unire le lotte, manifestare la nostra libertà di opinione, in sostegno al popolo ucraino, oppresso due volte a causa della violenza militarista e delle mistificazioni” proseguono dall’associazione barese per i diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Il ricavato andrà per il 30% ad un’associazione Ucraina; la restante parte, al netto delle spese per produrre le spillette, sarà investito nelle attività del coro DoReMixed.

Leggi anche. Guerra in Ucraina, l’arma della solidarietà tra bus, accoglienza e informazione

I corridoi umanitari per gli animali

La guerra non risparmia gli animali. E così LNDC Animal Protection e One World Actors Productions Animal Rescues/OWAP, ente no-profit francese che opera in Paesi ad alto rischio come Yemen, Thailandia e Cambogia, hanno firmato una lettera congiunta indirizzata all’Ambasciata della Federazione Russa in Italia.

Le due Associazioni animaliste chiedono al Presidente Vladimir Putin, al Ministro della Difesa della Federazione Russa Sergej Šojgu, al Ministro dell’Ecologia Dmitrij Kobylkin e ad ogni ufficiale e comandante in grado di aiutare, la possibilità di garantire un corridoio umanitario tra il distretto di Borodyanski e Kiev, al fine di autorizzare la Direttrice dei Servizi veterinari di Kiev, dott.ssa Natasha Mazur, e i suoi volontari ad accedere al Canile municipale Borodyanka che ospita oltre 500 cani e numerosi gatti abbandonati a sé stessi e chiusi nelle gabbie senza acqua né cibo dal 27 febbraio scorso. In sintesi si chiede ai soldati russi di liberare gli animali dalle gabbie e far sì che la Direttrice stessa del canile, insieme ai volontari, possano soccorrere cani e gatti in fin di vita.

L’Associazione ha inoltre attivato punti raccolta presso molte delle sue sedi sparse sul territorio italiano per invitare i cittadini a donare generi di prima necessità in aiuto agli animali ucraini. Sempre sul territorio italiano, LNDC Animal Protection si è resa disponibile ad aiutare i profughi ucraini in arrivo con animali al seguito, in termini di cibo e cure.

Lucera in fiore

L’aiuola dell’Itet ‘Vittorio Emanuele III’ di Lucera

Cento piantine di lobelia blu e di dimorfoteca gialla formano la bandiera dell’Ucraina nell’aiuola che si trova all’ingresso dell’Istituto tecnico economico e tecnologico “Vittorio Emanuele III” di Lucera. Ventitré piantine sono state collocate dai ventidue rappresentanti di classe e una dalla dirigente scolastica Laura Flagella. Dopo ogni piantumazione gli studenti hanno lasciato una firma con dedica su una bandiera dell’Ucraina in tessuto che è stata esposta alla fine. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con “Lucera in fiore”, il contest che ha lo scopo di promuovere la bellezza della città e sensibilizzare la comunità alla cura e al rispetto del verde e dell’ambiente, e il Vivaio Scalera, che ha donato i fiori. Gesti simbolici, ma molto sentiti e significativi per l’Istituto scolastico lucerino che da giorni sta seguendo un percorso di solidarietà insieme ad altre scuole della provincia di Foggia, con raccolte di beni da inviare al Paese martoriato dalla guerra.

Tutti i cittadini e i commercianti lucerini possono partecipare gratuitamente a ‘Lucera in fiore’ fino al prossimo 31 maggio inviando un massimo di tre fotografie che ritraggono il proprio balcone, davanzale, terrazzo, giardino, vetrina di negozio, strada o vicolo con piante e fiori attraverso sul sito www.lucerainfiore.it. In premio c’è un buono acquisto del valore di 1.000 euro.

I bambini a scuola

Non il suono delle bombe e delle sirene ma il suono della musica, l’armonia dell’accoglienza, il tintinnio della campanella della scuola. Così 4 bambini provenienti dalle zone di guerra sono stati accolti al Secondo Circolo Didattico di Somma Vesuviana.

Salgono così a 12 i bambini che hanno iniziato a frequentare la scuola a Somma. “I ragazzi che arrivano – spiega la dirigente scolastica Antonella La Pietra vengono accolti spontaneamente dalla scuola. La scuola è il primo luogo di accoglienza. A scuola sono i primi momenti di impatto e la scuola vive quotidianamente il senso dell’accoglienza, dell’integrazione che non può e non deve essere integrazione separata ma deve intrecciarsi perfettamente nella realtà del territorio. Noi stiamo conoscendo persone splendide che in Ucraina avevano una storia molto bella alle spalle e di serenità e improvvisamente si è vista interrotta per questa tragedia che colpisce tutti noi. Loro scappano dalla guerra”.

Artisti per l’Ucraina

Uniti nella musica, nella poesia e nella speranza di pace in Ucraina. Una serata ispirata al linguaggio universale delle note e dei versi per testimoniare vicinanza e solidarietà, dal titolo “Artisti per l’Ucraina – 45525”, quella in programma sabato 19 marzo alle ore 19.30 in piazza Sottile De Falco a Brindisi – ingresso libero con obbligo di Green Pass Rafforzato e mascherina FFP2 -, organizzata dall’Amministrazione comunale e dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi, con la partecipazione della Casa della Memoria, del Comitato Società Dante Alighieri, del Club per l’Unesco, della History Digital Library, della Società di Storia Patria e della Croce Rossa di Brindisi.

Musica e poesia insieme contro l’orrore della guerra, ma anche per offrire un sostegno concreto alle popolazioni colpite. Nel corso della serata, infatti, sarà promossa la raccolta fondi avviata da Croce Rossa Italiana, UNHCR e UNICEF, con il sostegno della Rai per il sociale, attraverso il numero solidale 45525 (chiamata o sms), per rispondere alla grave emergenza in corso in Ucraina.

I fondi raccolti con questa campagna saranno utilizzati per assicurare alle famiglie e ai bambini dell’Ucraina beni di prima necessità, protezione, rifugi, coperte, cure mediche, acqua potabile e supporto psicologico.

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