Patto fra Comuni nel segno della sostenibilità

Presentato il Patto tra istituzioni per la diffusione della cultura della sostenibilità fra Gioia del Colle e Mola di Bari. Presto verrà sottoscritto e prevede una serie di azioni da sviluppare nell’ambito dei temi dell’Agenda 2030

 

Non sono molti i comuni pugliesi che lavorano attivamente alla diffusione di una cultura della sostenibilità. Il Festival dello Sviluppo sostenibile è la più grande iniziativa italiana volta a sensibilizzare associazioni, giovani, imprese e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. In pratica i temi o meglio i 17 Goals dell’Agenda 2030. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu. L’iniziativa nazionale dedicata all’Agenda 2030 dell’Onu da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) punta all’organizzazione di eventi finalizzati alla sensibilizzazione sui temi della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Salute e benessere, parità di genere, imprese innovazione e infrastrutture, città e comunità sostenibili, lotta alla fame e alla povertà, solo per citare alcuni temi dell’Agenda.

Concluso il Festival della sostenibilità a  Gioia del Colle

Il Comune di Gioia del Colle ha chiuso solo qualche giorno fa la terza edizione del Festival della sostenibilità con una serie di eventi che hanno coinvolto la cittadinanza e con la presentazione di un patto stretto con il Comune di Mola di Bari. Giovanna Pontiggia, assessore alle Politiche sociali del comune murgiano ricorda che Gioia del Colle ha già stretto un primo patto con il comune di Toritto. Quindi al momento i comuni pugliesi particolarmente attivi sulla diffusione dei temi della sostenibilità sono Gioia del Colle, Toritto e Mola di Bari.  «La professoressa Elvira Tarsitano da tempo si occupa di sostenibilità e lo scorso anno è stata nostra ospite nella seconda edizione del Festival della Sostenibilità. Quindi abbiamo cominciato a ragionare sui Patti per cominciare a creare collaborazioni.

Giovanna Pontiggia – Assessore alle Politiche sociali – Gioia del Colle

D’altronde – afferma l’assessore Pontiggia –  avevo il modello operativo del Patto stretto con Toritto e quindi ora stiamo allargando il partenariato in modo che coi patti si creino delle sinergie e ci si scambi i temi nell’ambito della sostenibilità. A Gioia abbiamo appena terminato la terza edizione del Festival della sostenibilità. L’obiettivo è quello di contaminare la cittadinanza rispetto a i tutti i 17 Goal dell’Agenda 2030».  La presentazione del “Patto tra istituzioni per la diffusione della cultura della sostenibilità” è avvenuta a Mola il 20 ottobre scorso, ma la firma che apporranno i sindaci dei due comuni avverrà, probabilmente in sede di Città Metropolitana, nei prossimi giorni.

«La gente vuole nell’immediato risposte ai problemi, ma bisogna guardare anche oltre»

Elvira Tarsitano – Assessore Ambiente e Bioeconomia – Mola di Bari

«In modo – sottolinea Elvira Tarsitano, assessore all’Ambiente e alla Bioeconomia di Mola di Bari – da essere da sprone agli altri comuni affinché aderiscano, in modo da fare rete insieme.  Il Patto con Gioia del Colle – prosegue Tarsitano – nasce per diffondere la cultura sullo sviluppo sostenibile. Se non crei consapevolezza possiamo fare tutto ciò che vogliamo, ma staremo sempre a rincorrere le emergenze. Perché oltre le tre sostenibilità economica, sociale e ambientale c’è quella istituzionale. Anche le istituzioni devono fare la loro parte (Goal n.17 dell’Agenda 2030). Se fai accrescere consapevolezza, cultura e crei reti sui territori, anche apparentemente diversi come Mola e Gioia, cresce la contaminazione dei saperi. E’ chiaro che la gente vuole risposte nell’immediato alle problematiche che ci sono, ma bisogna allo stesso tempo lavorare su più piani e a diversi livelli. Per esempio cambiare i modelli di produzione e consumo anche con i sistemi produttivi primari come l’agricoltura. E su questo stiamo già lavorando a Mola».

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