

La Parigi ambientalista non lascia, anzi raddoppia. Ancora ferita dalle vicende politiche e umane che stanno macchiando la capitale transalpina e tutta la nazione intera, il primo cittadino Anna Hidalgo continua la sua metaforica “marcia ambientalista” con interessanti iniziative. L’ultima in ordine di tempo abbraccia l’ambito più specifico della mobilità sostenibile.
Una settimana senza auto – Durante la settimana dal 19 al 25 settembre i mezzi di trasporti saranno gratuiti per tutti i cittadini che accetteranno di lasciare l’auto a casa e muoversi solo coi mezzi pubblici: autobus, tram, metro, biciclette e auto elettriche (con l’ormai collaudatissima formula del car sharing) messe a disposizione dal Comune. L’organizzazione dell’evento è stata curata fin nei minimi dettagli dalle istituzioni, in collaborazione con Ademe – l’Agenzia per l’ambiente e il controllo dell’energia – e Wimoov, l’associazione che «accompagna i soggetti fragili verso una mobilità autonoma e duratura»: per potervi aderire è stato necessario dare il proprio consenso entro lo scorso 2 settembre, previa compilazione di un questionario fornito dal Ministero dell’Ambiente ed un colloquio in cui sono state spiegate ai cittadini tutte le possibilità e le potenzialità che Parigi mette in campo per questa settimana ambientalmente… alternativa. La giornata conclusiva, poi, sarà quella che esprimerà al massimo il concetto di mobilità sostenibile: il divieto di utilizzo delle automobili e delle moto private sarà esteso a tutta la città, a tutti gli abitanti. La journee sans voiture, la giornata senza auto (così è stato battezzato l’atto finale) volgerà a termine anche con riconoscimenti e “premi” per chi avrà partecipato attivamente e fattivamente a questo evento.

Un progetto pluriennale – La settimana ambientale non è un’iniziativa isolata. Anna Hidalgo ed i suoi consiglieri stanno portando avanti in modo serio ed egregio un progetto che si iscrive nel quinquennio iniziato lo scorso anno e che andrà avanti (almeno) fino al 2020. Le principali riforme hanno riguardato il divieto di circolazione – nei giorni feriali – delle vetture immatricolate prima del 1997 e gli investimenti sul potenziamento delle infrastrutture delle piste ciclabili, che – secondo gli obiettivi dichiarati dalla stessa Hidalgo – aumenteranno sino al doppio come lunghezza (circa 1400 chilometri) e miglioreranno i servizi ad esse correlate.
L’intento palese è quello di smuovere le coscienze dei parigini, far comprendere che l’utilizzo del proprio mezzo di trasporto non è indispensabile, e che una settimana senza auto può diventare un mese, un anno, e – perché no – un’abitudine quotidiana. E allo stesso tempo la città potrà vivere meno di smog, traffico e clacson e respirare un’aria letteralmente più salubre, metaforicamente più sostenibile.