Parco Della Giustizia di Bari: Ministero della Giustizia, Agenzia del Demanio e Comune di Bari presentano il progetto

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Un rendering dei 4 edifici destinati all'amministrazione della giustizia

Decaro: “la più grande opera pubblica dei prossimi anni”. Un sito web per restare informati sullo stato di avanzamento delle attività

 

È stato presentato ieri, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, il progetto del nuovo Parco della Giustizia di Bari. L’intervento si inserisce in un più ampio quadro di collaborazione tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia del Demanio per la costruzione di un modello dei Parchi della Giustizia, capace di ottimizzare gli spazi in uso agli uffici giudiziari e di rispondere alle necessità del territorio con azioni di recupero urbano a beneficio della cittadinanza.

Alla conferenza stampa sono intervenuti il Vice Ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme e il Sindaco di Bari Antonio Decaro.

Il Ministero della Giustizia è committente e principale finanziatore dell’intervento avviato nel capoluogo pugliese, il cui obiettivo prioritario è quello di unificare gli uffici giudiziari attualmente dislocati in più sedi sul territorio comunale, ottenendo così un miglior utilizzo degli spazi e delle risorse economiche. Sarà infatti possibile abbattere il costo delle locazioni passive che, per i soli uffici giudiziari baresi, ammontano a circa 2 milioni di euro annui.

Sisto: “Sinergia istituzionale”

Con una convenzione del 2020, il Ministero della Giustizia ha affidato all’Agenzia del Demanio le funzioni di Stazione Appaltante e tutte le attività tecnico-amministrative finalizzate alla realizzazione dell’opera.

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Il progetto del Parco della giustizia prevede la demolizione degli edifici esistenti e la creazione di un parco urbano di 150mila metri quadri che contribuirà al miglioramento del microclima della zona con un aumento della permeabilità del sito

L’importo totale dell’investimento per la realizzazione dell’opera è di circa € 405 milioni, di cui € 382 milioni sono già stati stanziati dal Ministero della Giustizia e per la restante quota sono stati messi a disposizione fondi dall’Agenzia del Demanio.

“Il progetto del parco della giustizia di Bari – ha dichiarato il Vice Ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto –  è la prova di quanto un’accurata e convinta sinergia istituzionale possa portare a risultati importanti. Ci troviamo di fronte ad un progetto di eccellenza, che unisce innovazione tecnologica, materiali di avanguardia, scelte organizzative sensibili al “pubblico”: magistrati, avvocati ,utenza . Il ministero della Giustizia, così come il Demanio, ha dimostrato vicinanza ai cittadini di Bari.

“La visione che ci guida – ha sottolineato il Direttore dal Verme – è quella di uno Stato generoso, capace di coniugare la logica della riduzione della spesa pubblica e razionalizzazione della logistica per la Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di portare bellezza, rigenerazione e cura dei territori. L’intervento del Parco della Giustizia permette di restituire a Bari una importante area verde molto attesa dal Territorio e una logistica della Giustizia integrata con la città. Sarà l’avvio di un processo virtuoso che interesserà gradualmente i diversi quartieri con interventi di rigenerazione diffusa. Come a Bari in tutta Italia l’Agenzia è impegnata alla riqualificazione del patrimonio pubblico per fornire il proprio contributo agli obiettivi dell’Agenda 2030, allo sviluppo sostenibile  economico e sociale delle nostre città.”

“Il nuovo Parco della Giustizia – ha dichiarato il Sindaco di Bari Antonio Decaro – è un diritto per la mia città e, per me, un dovere istituzionale che da sindaco ho cercato di onorare. Sin da quando in sede di Commissione di Manutenzione, il 16 dicembre del 2014 in Prefettura, proposi la soluzione di una sede unica per tutta le funzioni giudiziarie indicando per la prima volte le caserme dismesse Milano e Capozzi, oggi al centro di questo importante progetto di riqualificazione. Qui da subito abbiamo immaginato un grande parco verde che restituisse ossigeno ed energie a questa città: 26 costruzioni tra fabbricati e caserme demoliti a fronte di soli 4 edifici ricostruiti in cui saranno accorpati tutti gli uffici giudiziari, 10 ettari di verde pubblico ribaltando completamente la situazione attuale che vede la totalità di quello spazio chiuso alla città. I dettagli del progetto sono stati presentati e il Comune, anche nei prossimi giorni, sarà al lavoro per perfezionare gli ultimi dettagli delle procedure di nostra competenza. Ancora una volta mettiamo a disposizione tutti gli strumenti che abbiamo per dare a Bari la più grande opera pubblica dei prossimi anni. Un’opera sostenibile, aperta, di visione ma anche di sostanza. Che restituisce dignità agli operatori della giustizia e fiducia ai cittadini”.

Il progetto

Il Parco della Giustizia nascerà nell’area delle ex Caserme Milano e Capozzi, nel quartiere Carrassi, con l’obiettivo di far rivivere una porzione della città ad oggi sottoutilizzata, ma dalle grandi potenzialità di sviluppo.

Al centro del progetto c’è la realizzazione di un “grande parco verde”, in linea con la politica di forestazione urbana, che punta a diventare il centro nevralgico e sociale del quartiere, in continuo dialogo con il centro della città e il mare. Grazie a questo intervento, la nuova superficie da destinare al verde, sarà più che triplicata, fino ad arrivare a oltre 10 ettari, con al suo interno un lago artificiale che coprirà una superficie di quasi un ettaro. Sono previsti anche parcheggi e percorsi dedicati alla mobilità dolce che attraverseranno e disegneranno il parco.

Su una superficie complessiva di quasi 15 ettari, impegnata dalle 26 caserme in disuso, gli edifici destinati ad attività giudiziarie si svilupperanno invece solo su una superficie di poco più di 3 ettari e mezzo, ovvero solo il 30% dell’intera area, lasciando al parco il restante 70% della superficie.

Il complesso sarà formato da 4 edifici a corte a pianta quadrata e disposti tra loro con dei minimi sfasamenti, quasi a richiamare l’immagine di un Quadrifoglio scomposto, tra le cui foglie si aprono spazi di percorrenza e di sosta.

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Le immagini, pubblicate sul sito dell’Agenzia del Demanio, del nuovo Parco della giustizia che sorgerà a Bari nell’area delle caserme Milano e Capozzi cedute dal Governo al Comune di Bari per le esigenze dell’edilizia giudiziaria

Gli spazi, dove si stima lavoreranno circa 1800 professionisti, tra giudici, procuratori, magistrati, avvocati e altre figure professionali, saranno articolati in una serie di corti giudiziarie e luoghi di formazione, accompagnati da ambienti amministrativi e di supporto, incardinati da ampi spazi di relazione. Il Polo permetterà infatti di unificare tutti gli uffici giudiziari di Bari: il Tribunale Penale, il Tribunale Civile, la Corte d’Appello, il Tribunale dei Minorenni, il Tribunale di Sorveglianza e il Giudice di Pace.

Per il progetto più nel dettaglio leggi: Il Parco della Giustizia di Bari punta alla metamorfosi urbana

Gli investimenti messi in campo garantiranno la minimizzazione delle emissioni di CO2, la riduzione o il raggiungimento della neutralità carbonica attraverso l’integrazione di soluzioni ad elevate prestazioni energetiche, interventi di rinaturalizzazione, l’utilizzo di tecnologie per la riduzione dei consumi idrici e di materiali a contenuto riciclato, in linea con i principi ESG (Environmental, Social e Governance) adottati dall’Agenzia del Demanio.

Si tratta di un progetto complesso e articolato che vede tutti gli attori coinvolti nelle diverse fasi di sviluppo, a partire dal bando di concorso internazionale per la progettazione, pubblicato dall’Agenzia e affidato al raggruppamento Atelier(s) Alfonso Femia, Proger, Magnanimo Ingegneri Associati e Land Italia.

L’operazione vede impegnati Ministero della Giustizia, Agenzia del Demanio e Comune di Bari nello sviluppo e nella trasformazione del territorio attraverso un articolato piano di interventi strategici che riguardano, tra gli altri, la mobilità dolce, la riqualificazione di quartieri decentrati e degradati e la lotta al cambiamento climatico.

Da oggi è possibile avere informazioni di dettaglio sull’operazione e sullo stato di avanzamento delle attività per la realizzazione del polo giudiziario, collegandosi al sito dedicato su  http://parcodellagiustiziadibari.com/

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