
Il Parco archeologico di Egnazia aprirà le porte al pubblico dal 7 luglio al 6 agosto 2017 per un nuovo modo di assaporare l’archeologia, tra ricostruzioni 3D, dibattiti, concerti, laboratori e rievocazioni storiche
Un parco archeologico come quello di Egnazia non si era mai visto prima.
Il parco archeiologico di Egnazia e il museo lanciano “Drawing Egnazia – Lo spettacolo dell’Archeologia”. Il progetto, ideato dal “S.A.C. – La Via Traiana” e finanziato dalla Regione Puglia, è stato realizzato dal CETMA (Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie, Design e Materiali) in collaborazione con il MiBACT – Polo Museale della Puglia e Museo Nazionale e Parco Archeologico di Egnazia “Giuseppe Andreassi” -, con TIME ZONES, con il supporto promozionale di Sistema Museo e l’assistenza tecnica della Profin Service.
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Cos’è Drawing Egnazia del Parco archeologico di Egnazia
Per cinque settimane, dal 7 luglio al 6 agosto 2017, dal venerdì alla domenica, dal tramonto alle 23, il parco archeologico di Egnazia rivivrà di vita propria. Grazie alle nuove tecniche visive e tecnologiche, con la modalità del 3D e della realtà aumentata, le antiche strutture ritorneranno alla vita. Una sala interattiva, inoltre, permetterà la visita della Tomba a Camera del Melograno, coinvolgendo tutti i sensi. Da contorno, concerti live a tema di artisti internazionali, laboratori di animazione e didattica e persino una rievocazione storica che mostrerà la vita in un antico mercato romano.
Gli incontri ed i dibattiti, che rivisiteranno in chiave personale il passato, saranno invece condotti dall’archeologa Raffaella Cassano, dal filologo Luciano Canfora, dai giornalisti Carlo Freccero e Gianni Minà, dai professori Luigi La Rocca e Pierpaolo Martino. Prevista anche la rassegna Ad Theatrum, con due giornate di teatro classico dal vivo. Un ricco programma per tutti i gusti e per tutte le età.
Il parco archeologico di Egnazia è una risorsa importante per la Puglia
La Puglia è parte integrante della Magna Grecia. Conserva in ogni angolo di ogni città e tra le fronde dei monumentali ulivi secolari sparsi nella suggestiva macchia mediterranea, storie di vite vissute che si perdono nella notte dei tempi. Queste storie sono impresse nella mente e nel cuore di ogni pugliese, sono quella parte di “pugliesità” tanto amata ed apprezzata in tutto il mondo. il parco archeologico di Egnazia ne è l’esempio, il simbolo indiscusso.

Fabrizio Vona, Direttore del Polo museale della Puglia, ha sottolineato che «Il lavoro del Polo Museale è un lavoro complesso. Con l’aiuto della Regione, attraverso i S.A.C., attraverso le associazioni che collaborano, riusciamo a fare parecchie cose e siamo abbastanza contenti di quello che facciamo. Questo progetto tende a creare un pubblico fidelizzato. Al di là dei turisti, io credo che il Polo Museale si rivolga ai “locali” e provi a coinvolgerli alla vita del museo anche attraverso queste iniziative».
Ciancio: «Puntiamo anche ai giovani»
Angela Ciancio, Direttrice del Museo e del Parco archeologico di Egnazia, ha rimarcato che «Il museo di Egnazia è uno dei musei più importanti della Puglia, anche perché è arricchito da questa presenza straordinaria del parco archeologico. Siamo ora in una fase di rilancio, un trend in aumento che verifichiamo ogni giorno di pubblico e di turisti, perché il museo è stato totalmente riorganizzato. Con iniziative ed eventi collaterali realizzati all’interno del parco, ma anche con il percorso tecnologico che stiamo realizzando con il progetto “Drawning Egnazia”, intendiamo aumentare il pubblico e diversificarlo, puntando anche e soprattutto sui giovani. Siamo concretamente ottimisti a riguardo».
Tenere attivo il Parco archeologico di Egnazia

Il progetto ha messo insieme pubblico e privato per promuovere la cultura e la storia del nostro territorio. È stato sicuramente un duro lavoro, tanti investimenti di capitale umano, tecnologie e competenze per rilanciare l’amore ed il rispetto per la bistrattata cultura, la storia locale, che non deve essere dimenticata, ed il nostro territorio, diversificando anche l’offerta locale e turistica tra cultura, mare ed ambiente. In questo senso, non si possono lesinare gli inevitabili sforzi economici necessari per sostenere questi sistemi. La cultura non paga, ma arricchisce, sempre.