Parco archeologico a Taranto: delle mura greche tra bellezza e degrado

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Parco Archeologico delle Mura Greche e Orto Botanico – Taranto (foto: google.maps)

Il Parco Archeologico delle Mura Greche di Taranto e l’Orto Botanico è una distesa brulla tra alcuni palazzi nel centro della città, con una rada vegetazione, circondato in parte da una fila di alberi, molto vissuto ed apprezzato dai tarantini che lo attraversano spesso durante le passeggiate quotidiane. Conosciuto perché sede preferita del concerto del Primo Maggio, il parco, però, non è ben curato.

A denunciare questa situazione sono i Verdi di Taranto. In un comunicato stampa hanno fortemente criticato lo stato in cui versa l’area, praticamente abbandonata a se stessa, ai rifiuti ed ai vandali, nonostante sia considerata un’oasi di pace ricca di biodiversità, secondo quanto riportato (a quanto dichiarato nel comunicato) dall’entomologo Valentino Valentini, presidente del CO.RI.TA. (Comitato Rimboschimento Città di Taranto).

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Par capire meglio la situazione, abbiamo posto alcune domande all’Associazione Verdi Città di Taranto.

Parla l’Associazione Verdi Città di Taranto

Perché il parco è abbandonato?

«Per un mix di disinteresse dei cittadini e di incapacità dell’Amministrazione comunale – ha risposto Nelly Danese, attualmente referente dell’associazione – Questa area verde andrebbe valorizzata e invece impera l’incuria e sembra un campo abbandonato. La fontana, i viali, i resti delle antiche mura, quello che emerge è un degrado a cui è difficile abituarsi».

Quale la sua storia?

«Testimonianze archeologiche datano le mura fra il 450 e  il 430 A.C.. Nel parco vi è quel che resta della cinta muraria della zona orientale di Taranto, purtroppo ad oggi si possono vedere solo sono alcuni blocchi a testimonianza di un’opera ingegneristica della Magna Grecia di notevole importanza.

Dato l’interesse storico e archeologico sarebbe auspicabile che, con l’ausilio della Sovrintendenza, venisse pubblicizzata l’esistenza di questo luogo anche attraverso l’organizzazione di spettacoli, dando nel contempo impulso all’economia locale, sempre nella logica della massima tutela dei reperti e del verde».

Quali le soluzioni?

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Parco Archeologico delle Mura Greche e Orto Botanico – Taranto (foto: Verdi Taranto)

«A Taranto il verde urbano fruibile per i cittadini è di solo 3,1 mq per abitante, ben al di sotto del limite di 9 mq di verde urbano per abitante pro-capite ( rapporto “ecosistema urbano 2017” di Legambiente).»

Salvare il parco archeologico dal degrado

«Bisogna avere maggior cura del poco che c’è,  – continua Nelly Danese – invece non tenere pulite e ordinate le aree a verde incentiva il degrado, le discariche a cielo aperto e la sporcizia. È da qui che bisogna ripartire. Innanzitutto, interventi di manutenzione ordinaria e valorizzazione dell’area interessata: raccolta differenziata dei rifiuti e iniziative di promozione delle buone pratiche; iniziative rilevanti di svago e animazione dell’area con particolare attenzione a quelle ludico – ricreative per le famiglie, i bambini e gli anziani; sistemazione di attrezzature, giochi, fioriere, siepi, panchine; aree attrezzate per picnic; orti sociali; spazi per aggregazione sociale e culturale; aree attrezzate per fitness all’area aperta; coinvolgimento e responsabilizzazione di comitati e gruppi informali nella gestione di alcune  parti del parco».

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Idee chiare e proposte legittime, dunque, per salvaguardare un’area verde cittadina, fondamentale per una città che ha grandi problemi di inquinamento e di malattie connesse ad esso, ed un pezzo di storia di Taranto, importantissimo per la conservazione della memoria ma anche per capire come i nostri predecessori hanno risolto i problemi urbanistici che abbiamo ancora oggi.

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Comune di Taranto, il convitato di pietra

Avremmo voluto porre alcune domande anche al Comune di Taranto, ma evidentemente la situazione politica attuale è talmente grave che rende impossibile anche comunicare con il Palazzo di Città. Per diversi giorni abbiamo provato a contattare ripetutamente gli uffici preposti, sia di mattina e sia di pomeriggio, ma i telefoni sono rimasti muti. Per correttezza, spieghiamo che alla fine siamo riusciti a parlare con un dipendente comunale che con grande disponibilità ed estrema gentilezza (lo ringraziamo davvero) ci ha fornito i giusti contatti che però fino ad ora non ci hanno risposto. Un altro dipendente comunale con il quale dopo diverse telefonate siamo riusciti a parlare, ci ha detto che se avesse incontrato le persone con cui dovevamo parlare, gli avrebbe detto di ricontattarci. Ribadiamo che finora non abbiamo ricevuto alcuna chiamata da Taranto e dal Comune.

Insomma, visti i problemi comunali, speriamo che almeno la Sovrintendenza e le istituzioni sovracomunali intervengano rapidamente per tutelare un’area così preziosa per questa città.

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