Salirà il numero dei parchi e delle aree protette in Puglia, secondo quanto stabilito dalle legge regionale n. 19. L’annuncio, in questa direzione, è stato dato dall’assessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia Angela Barbanente, in occasione della presentazione della prima guida sulle aree marine protette Puglia, storie di mare realizzata nell’ambito del progetto interregionale sul turismo balneare dal Consorzio di gestione di Torre Guaceto, Legambiente Puglia, Università di Foggia e Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo.
Il volume, redatto in lingua italiana ed inglese, illustra le tre Aree Marine Protette (AMP) della Puglia con i relativi itinerari naturalistici, gastronomici ed archeologici fruibili con tre cartoguide (garganico, adriatico ed ionico) ed una locandina con le attività da svolgere ed i servizi erogati.
Tre itinerari per tre aree protette – Al primo itinerario, quello garganico, fa riferimento l’area marina protetta delle Isole Tremiti, all’interno del Parco nazionale del Gargano. Istituita nel 1989, quest’area interessa il tratto di mare prossimo all’arcipelago, si estende per 1.446 ettari e rappresenta un’esemplare di bellezza sia per la natura incontaminata dei suoi fondali, sia per gli aspetti paesaggistici e storico-architettonici.
Al secondo itinerario, quello adriatico, corrisponde l’AMP di Torre Guaceto, nella provincia di Brindisi, istituita nel 1991. Estesa per una superficie complessiva di 2.227 ettari ed 8,41 chilometri di costa, offre tre differenti ambienti naturali: litorale, macchia mediterranea e zona umida. Nel 2000 è istituita la Riserva Naturale Statale con 1.100 ettari di territorio caratterizzato da un complesso mosaico di ambienti naturali ed agricoli.
Il percorso ionico, infine, corrisponde all’AMP di Porto Cesareo. Istituita nel 1997, dal 2001 è gestita da un consorzio formato dai Comuni di Porto Cesareo e Nardò e dalla Provincia di Lecce. Ha una superficie di 16.654 ettari con una costa di 32 chilometri, un litorale frastagliato punteggiato di spiagge bianche e basse scogliere. I motivi dell’istituzione di quest’area sono la limpidezza dell’acqua, la grande biodiversità dei fondali, la particolare morfologia delle coste.
Nuove aree protette – «La Puglia – ha dettol’assessore Barbanente – è impegnata nell’istituzione di nuove aree protette, in particolare a Campomarino, dove ci sono dune spettacolari, ed al largo di Egnazia, nel quale c’è un patrimonio archeologico integrato a quello naturalistico di grandissimo valore. Stiamo lavorando anche sul Parco di Lama San Giorgio, importante perché attraversa la terra di Bari, dalla Murgia fino al mare, in un unico grande corridoio».
Sono in corso programmi d’intervento che vanno dalla redazione di ulteriori studi o monitoraggio sulla biodiversità, fino a quella di piani per le aree protette. Ci sono, inoltre, iniziative varie che vedono cultura, spettacoli, programmi di educazione ed enogastronomia per una fruizione eco-sostenibile delle diverse aree protette sia da parte delle comunità locali, sia dei visitatori e turisti.