Oro in Italia

Nelle viscere del Monte Rosa esiste un giacimento d’oro, superiore a quelli attualmente più produttivi presenti in Sudafrica: un giacimento di 20 chilometri quadrati che, a causa di problemi ambientali, di sicurezza e di costi, non è attualmente sfruttato.

Durante le fasi glaciali del Quaternario, i ghiacciai delle Alpi occidentali si sono man mano espansi e ritirati edificando cerchie moreniche formate dai detriti. Successivamente la rete fluviale ha aperto dei varchi in questi depositi che ancor oggi i fiumi erodono e trascinano a valle durante le piene. L’oro contenuto in tali depositi si presenta sotto forma di lamelle e di granuli: la forma a granulo è indice del basso tasso di trasporto che esso ha subìto ad opera dei corsi d’acqua.

Ben sessanta chilometri di gallerie testimoniano l’antico lavoro che si svolgeva soprattutto nella Valle Anzasca, a Macugnaga (provincia di Verbania). La miniera d’oro della Guia, nella frazione di Borca è oggi accessibile alle visite guidate, durante le quali è possibile scorgere lungo il percorso autentici filoni di pirite aurifera.

Durante la Settimana del Pianeta Terra (dal 12 al 19 ottobre), ci si potrà cimentare nella ricerca dell’oro, nelle acque del fiume blu, il Ticino a Pombia. Dopo una breve passeggiata in piano, si raggiungeranno delle piccole aree sabbiose in un’ansa del fiume Ticino e, immersi in un magnifico paesaggio naturale, dotati di stivali di gomma, s’inizierà la ricerca. Come succede durante le gare, che avvengono sia a livello nazionale che internazionale, alcune pagliuzze saranno aggiunte in loco.

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