Operazione “Senza Traccia”, la Guardia Costiera per una tavola natalizia sicura

Controlli e sequestri in tutta Italia a tutela dei consumatori. In questo periodo la filiera ittica viene messa a dura prova da esercenti poco corretti e avventurieri

 

È ancora in corso l’operazione della Guardia Costiera “Senza Traccia”, finalizzata a tutelare i consumatori e a contrastare gli illeciti nel settore ittico.

I controlli, per terra e per mare, mirano a contrastare ogni fenomeno illegale che possa compromettere gli stock ittici e la salute umana. I controlli riguardano anche il rispetto delle norme e delle regole che regolamentano i mercati.

I primi risultati dell’operazione sono stati presentati nella sede del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida e del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone. Presente all’evento, anche il Direttore della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, dott. Riccardo Rigillo.

Fino ad oggi sono state effettuate 9265 verifiche, accertando irregolarità di natura sia penale che amministrativa. Complessivamente sono state registrate 681 sanzioni, sono stati sequestrati 304 attrezzi da pesca e sono stati chiusi 5 esercizi commerciali. Le sanzioni amministrative, invece, superano il 1 milione di euro, mentre sono state sequestrate circa 104 tonnellate di prodotto ittico.

Facendo un bilancio annuale, dal 1° gennaio 2022 ad oggi sono state comminate complessivamente in tutta Italia sanzioni per 7,6 milioni di euro, sequestrate oltre 310 tonnellate di prodotto irregolare, e sono stati chiusi 20 esercizi commerciali.

Le operazioni più rilevanti

A Livorno, per esempio, in un deposito di importazione di alimenti gestito da operatori stranieri, sono state sequestrate 555 kg di alghe marine senza tracciabilità e 90 kg di corvina oceanica congelata scaduti.

A Foligno sono state sequestrate circa 3 tonnellate di prodotti ittici congelati e inscatolati, conservati in una piattaforma logistica di prodotti alimentali orientali, scaduti da diverso tempo.

A Prato è stato chiuso un ristorante etnico per scarsa igiene e stato di grave e imminente pericolo per la salute pubblica. Sequestrati anche diversi esemplari di granchi cinesi, una delle specie esotiche invasive.

A Bergamo, sanzionati due ristoranti etnici per mancato rispetto delle norme HACCP con 7 mila euro e sequestrati 967 kg di prodotti ittici non tracciati correttamente.

Per gli stessi motivi, ad Azzano San Paolo sono stati sequestrati 5418, kg di prodotti ittici in uno stabilimento, mentre la sanzione è di 2 mila euro.

Nei mercati rionali di Roma e nell’entroterra laziale sono stati sequestrati rispettivamente 534 kg di pesce per mancata tracciabilità ed etichettatura, per un importo pari a 16.500 euro, 730 kg per mancata tracciabilità e 61 kg per prodotti scaduti, per un totale di 13.000 euro.

Sempre per la mancata tracciabilità sono stati sequestrati complessivamente nei mercati ittici del napoletano, 1010 kg di pesce per un totale di 6 mila euro.

A Putignano Bari è stato chiuso un ristorante etnico per mancanza dei documenti di tracciabilità e per gravissime carenze igienico-sanitarie. In questo caso la sanzione ammonta a 4.500 euro mentre sono stati sequestrati 40 kg di pesce.

A Brindisi, in un centro di spedizione di molluschi bivalvi, sono stati scoperti in una vasca mitili privi di tracciabilità. Sequestrati 592 kg di mitili mentre la sanzione per il trasgressore è di 1.500 euro.

Infine, a Palermo sono state sequestrate in uno stabilimento circa 20 tonnellate di tonno e pesce spada senza etichettatura e 7 tonnellate di prodotti ittici scaduti.

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