
Le compagnie aeree europee, in particolare le low cost, sono al lavoro per rendere la loro mobilità più sostenibile
Si chiama Sustainable Aviation Fuel, ossia carburante sostenibile per l’aviazione ed è solo una delle strategie messe in campo dalle compagnie aeree, in particolare quelle low-cost, a seguito della proposta della Commissione europea, oggi al centro del dibattito tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione Europea. Il SAF è, in pratica, una miscela di carburante per l’aviazione convenzionale e di carburante biojet, che viene ricavato da rifiuti e residui provenienti dall’economia circolare (olio da cucina usato, rifiuti solidi urbani, cellulosici, etc) e che può ridurre le emissioni di CO2 fino al 90% nel corso del suo ciclo di vita. Per approfondimenti pubblicheremo a breve un articolo specifico sul SAF.

Wizz air ha vinto i World Finance Sustainability Awards 2022
Il primo luglio scorso la compagnia aerea Wizz air ha effettuato il suo primo volo dimostrativo ecologico su una rotta speciale tra Bucarest e Lione. Le operazioni hanno comportato il parziale utilizzo di carburante impiegato nell’aviazione sostenibile e pratiche sostenibili a bordo. Il volo è partito dall’Aeroporto Internazionale Henri Coanda di Bucarest ed è atterrato all’Aeroporto di Lione-Saint Exupéry, in occasione della conferenza sulla mobilità sostenibile dell’Unione Europea “Connecting Europe Days 2022“. L’aereo ha volato con una miscela di SAF al 14,2%, che ha portato ad una riduzione delle emissioni di CO2 del 12,8%. Tra le strategie di sostenibilità di Wizz Air c’è la sua flotta di Airbus, che è una tra le più giovani in Europa ed è attualmente composta da 154 aeromobili con un’età media di 4,93 anni.
Nell’ambito dei World Finance Sustainability Awards 2022, il 27 giugno, Wizz Air è stata riconosciuta come la “Compagnia aerea europea low-cost più sostenibile”. Giunti alla loro quarta edizione, i World Finance Sustainability Awards celebrano le aziende che pongono i valori ecologici in primo piano nelle loro operazioni commerciali e che compiono sforzi in tal senso nei loro settori di attività.
EasyJet prima compagnia aerea partner di Iris
Anche la compagnia easyJet ha recentemente annunciato l’obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni di anidride carbonica in linea con i Science-Based Targets (SBT) di decarbonizzazione del settore, che prevede entro il 2035 una riduzione delle emissioni di CO2 del 35% rispetto all’anno 2020. In che modo?
easyJet utilizzerà una miscela con il 30% di Sustainable Aviation Fuel (SAF) su tre dei suoi voli dall’aeroporto di Lione, riducendo le emissioni di ciascun volo del 27% rispetto alle emissioni da carburante convenzionale. Alcuni membri dell’equipaggio, inoltre, indosseranno uniformi realizzate con bottiglie di plastica riciclate. L’accordo stipulato l’11 luglio scorso tra easyJet e SEA -Società Esercizi Aeroportuali – definisce le aree su cui le due società lavoreranno insieme, ovvero l’uso di SAF, i requisiti infrastrutturali collegati alla propulsione a idrogeno, il miglioramento nella gestione e nel riciclo dei rifiuti, oltre all’utilizzo a terra di mezzi a zero emissioni. easyJet ha anche firmato una Lettera d’Intenti con Airbus per collaborare allo sviluppo della tecnologia di rimozione dell’anidride carbonica grazie al sistema di cattura diretta dell’anidride carbonica dall’atmosfera. Si tratta della Direct Air Carbon Capture and Storage (DACCS), una tecnologia in grado di catturare l’anidride carbonica direttamente dall’atmosfera e di immagazzinarla in modo sicuro nel sottosuolo. easyJet è anche la prima compagnia aerea partner di Iris, un programma innovativo di gestione del traffico aereo che fungerà da facilitatore nell’adozione di sistemi capaci di ridurre al minimo i ritardi dei voli, consentendo di risparmiare carburante e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dei viaggi aerei. Il programma è guidato da Inmarsat, leader mondiale nei servizi per le telecomunicazioni mobili satellitari, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Airbus.
Ryanair punta ad una miscela SAF del 40%
Anche Ryanair ha annunciato una partnership con Neste, il fornitore leader mondiale di carburante sostenibile per l’aviazione, per alimentare circa un terzo dei suoi voli sull’aeroporto di Amsterdam Schiphol con il 40% di miscela SAF. Questa miscela ridurrà le emissioni di gas serra di oltre il 60%, supportando gli obiettivi di decarbonizzazione di Ryanair Pathway to Net Zero by 2050. Ryanair ha già portato avanti questo impegno collaborando con il Trinity College di Dublino con l’apertura del Ryanair Sustainable Aviation Research Center e investendo 22 miliardi di dollari nella sua flotta “Gamechanger”, che offre il 4% di posti in più, è il 16% più efficiente in termini di carburante e CO2 e riduce le emissioni acustiche del 40%.
Volotea, al top la riduzione di CO2
I dati dell’IBA, il principale fornitore di servizi di market intelligence e consulenza per il settore aviazione, hanno messo in luce che dal 2019 a maggio 2022 la compagnia Volotea ha registrato la maggiore riduzione di emissioni di CO2 tra le compagnie aeree europee di corto raggio. La low-cost ha ridotto le proprie emissioni di CO2 del 14,2% posto – chilometro. Si tratta del miglior dato in Europa sulle rotte a corto raggio e del secondo miglior risultato al mondo considerando i principali vettori. Questi risultati sono stati raggiunti anche grazie al cambio di flotta effettuato la scorsa estate dalla compagnia spagnola, che ha sostituito i suoi Boeing 717 con modelli Airbus 319/320. “Voloterra, il programma di sostenibilità di Volotea, si concentra su quattro aree di azione: modello di business efficiente, riduzione delle emissioni, transizione verde e obiettivi di compensazione.
Vueling, plastic free e la differenziata a bordo
Vueling, compagnia aerea del gruppo IAG, forte del suo impegno a favore della sostenibilità, ha implementato una nuova iniziativa green a bordo: si tratta della divisione dei rifiuti generati durante il periodo di crociera. A partire dal mese di giugno, infatti, ogni equipaggio li divide tra riciclabili – plastica, carta e vetro – e non riciclabili. I rifiuti riciclabili potranno così avere una seconda vita ed evitare di finire in discarica. La divisione dei rifiuti a bordo si aggiunge alle tante altre iniziative che Vueling ha implementato per l’organizzazione e il management dei rifiuti. La compagnia aerea ha già eliminato la plastica monouso nel servizio catering, ridotto la presenza di carta a bordo (come riviste o servizi di ricevute di pagamento, servizi ormai totalmente digitalizzati) ed evita l’uso di confezioni non sostenibili o non riciclabili. L’obiettivo è assicurare che ogni componente a bordo generi il minor impatto e che gli scarti siano il più sostenibili possibile. Per portare avanti questa iniziativa, la compagnia aerea ha rinnovato a bordo dell’intera flotta tutti i carrelli del catering che sono stati progettati per facilitare le operazioni di separazione e riciclo dei rifiuti, che siano contenitori di plastica, carta, vetro, avanzi di cibo o altro. Questi carrelli sono anche più leggeri, permettendo alla compagnia di ridurre ben 250 tonnellate di CO2 ogni anno.
Insomma mentre le compagnie aeree low cost sono al lavoro per provare a rendere i propri voli più sostenibili, Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione Europea stanno negoziando per stabilire i nuovi obiettivi da raggiungere in materia di SAF.
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