Maiolica, la tradizione trova casa

Palazzo marchesale a Laterza (TA) ospiterà il Museo della ceramica maiolica

Sarà aperto entro un paio di mesi il Museo della ceramica maiolica a Laterza, in provincia di Taranto. Il nuovo “contenitore” culturale, all’interno del Palazzo Marchesale, sarà realizzato grazie ad un finanziamento della Regione Puglia. Vi saranno esposte le ceramiche del Seicento e Settecento, il periodo aureo della produzione artistica laertina. Non appena ultimato, il museo ospiterà temporaneamente la collezione privata di Riccardo Tondolo, attualmente esposta nel museo provinciale Sigismondo da Castromediano di Lecce;in seguito saranno messe in mostra altre produzioni.

Si tratta, quindi, del coronamento di un percorso di valorizzazione della tradizione artistica del comune tarantino. Soddisfatta è l’assessore al Marketing territoriale del Comune di Laterza, Domenica Maria Stano, che ha sottolineato come «è stato possibile individuare la presenza delle nostre ceramiche nei musei e collezioni private grazie ad alcuni studiosi».

Giuseppe de Vietro e alcune sue maioliche presentate a “Buongiorno ceramica”

Il comune di Laterza fa parte dell’Associazione italiana città delle ceramiche, che quest’anno ha organizzato la prima edizione di Buongiorno ceramica, una manifestazione nazionale che intende promuovere e valorizzare le produzioni di 37 comuni italiani. Sul sito della manifestazione  è possibile consultare tutto il materiale prodotto durante questo evento, al quale hanno preso parte gli alunni dell’Liceo Artistico “G.B. Vico” e gli artisti Raffaele Manzoli, Maria Matera, Maridora Di Taranto, Giuseppe De Vietro, Vincenzo Mianulli, Lina Marilli. «Abbiamo organizzato – ha aggiunto l’assessore Stano – una serie di eventi con mostre e momenti esperienziali in cui sono stati coinvolti associazioni ed artisti che hanno messo a disposizione le produzioni, gli strumenti di lavoro ed i documenti di quest’antica tradizione». Un altro progetto impegnativo è stato Made in loco,  che ha interessato le città di Laterza e Grottaglie ed ha permesso a due artisti, uno per ogni città, di lavorare per un mese con i maestri del Liceo artistico e le botteghe d’arte della zona. Al termine è stato realizzato un e-book con il materiale prodotto. Quest’esperienza è stata promossa e fatta conoscere all’Istituto Europeo della Cultura Italiana di Praga.

Il territorio di Laterza, comunque, nel corso della storia si è rivelato un grande laboratorio a cielo aperto  di ceramica ma è necessario fare la distinzione fra maiolica artistica e ceramica archeologica. La nascita della maiolica artistica risale al 1500, vive il massimo splendore nel ‘600 e ‘700 e comincia a decadere nell’800. Nel 1900 un gruppo di artisti, grazie all’ultimo figulo rimasto, Michele De Vietro, ha proseguito questa tradizione. Gli artisti maiolicali erano famosi decoratori e figuli, cioè capaci di modellare e produrre un oggetto dall’argilla. La Chiesa Matrice di Laterza, del resto, è intitolata a San Lorenzo Martire, Patrono dei figuli. Questa maiolica è conosciuta non solo per il valore decorativo, ma anche la qualità dei prodotti utilizzati, come l’argilla tipica, gli smalti ed i colori, che nessuno è riuscito ad imitare. La produzione artistica è sparsa nei musei di Matera, Altamura, Bari e Taranto. L’obiettivo è riunire questo patrimonio nel museo che nascerà nel comune laertino.

L’origine della ceramica, invece, è preistorica. Già antichissimamente la popolazione, che viveva di agricoltura e pesca, si dedicava alla lavorazione della ceramica. Lo dimostrano i reperti trovati nel territorio fra Laterza e Matera da Domenico Ridola, lo scopritore della civiltà neolitica di Matera, e Franco Biancofiore, scopritore della civiltà Eneolotica di Laterza. Sono stati rinvenuti vasi con tre tipi di ceramica (impressa, graffita e dipinta) a seconda delle varie fasi del Neolotico.

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