Nubifragio nel basso Salento. Oggi la conta dei danni

approdo di Enea-porto badisco
Ecco quello che resta dell' "Approdo di Enea", la spiaggia di Porto badisco (Otranto)

Oltre 90 millimetri di pioggia caduti in poche ore hanno allagato Minervino di Lecce, Otranto e Uggiano la Chiesa. I comuni colpiti chiedono lo stato di calamità naturale

 

L’approdo di Enea è sparito. Distrutto ieri mattina da una fiumara che ha letteralmente fatto scomparire uno dei luoghi più suggestivi del Salento, meta di turisti attratti dalla leggenda che faceva di quel posto il primo luogo toccato da Enea in fuga da Troia in fiamme e diretto per volere del fato sulle coste del Lazio per diventare il progenitore dei fondatori di Roma o, molto più semplicemente, sfondo bellissimo per foto di viaggiatori attratti dalle meraviglie naturalistiche e paesaggistiche del posto.

Porto Badisco è stato annientato dall’alluvione di ieri e con Porto Badisco la spiaggia con il piano di calpestio alle sue spalle. Questo è il risultato naturalisticamente più drammatico della pioggia incessante caduta ieri nel triangolo tra Otranto, Minervino di Lecce e Uggiano con le rispettive frazioni di Porto Badisco, Cocumola e Casamassella, interessando anche i comuni di Giuggianello, Cerfignano e Ortelle. Il nubifragio, se fortunatamente non ha provocato danni alle persone – rimaste però spesso intrappolate in casa -, ha invece ha provocato allagamenti di abitazioni, scantinati,  strade,  e portato in mare terreno, pietrame, rifiuti. A Minervino il pluviografo ha segnato tra i 90 e i 95 millimetri di pioggia caduti tra le 6 e le 10,30 del mattino.

Oltre centomila euro di danni a Minervino

Otranto casa allagata
Oggi la conta dei danni dell’alluvione che ieri ha scaricato sul basso Salento una media di quasi 95 millimetri di pioggia

« E’ stato un nubifragio incessante tra le 5 e le 11 di ieri mattina, il paese è letteralmente allagato. Case, scantinati, agriturismi, è tutto sommerso dall’acqua», dice concitato il sindaco di Uggiano Andrea De Paola, ancora al lavoro per sopralluoghi con i Vigili del Fuoco che  hanno soccorso molte persone bloccate nelle case di campagna. Una prima stima molto sommaria e per difetto parla di un centinaio di migliaia di euro di danni. Oggi intanto le scuole restano chiuse.

Otranto, la tragedia di Porto Badisco

Scuole chiuse anche a Otranto, dove i danni alla città sono relativamente preoccupanti, fatta eccezione per la Torre Matta, un piccolo bastione tornato  recentemente alla luce dopo essere stato per secoli “incastrato” in uno sperone roccioso, e per il meraviglioso mare, fino a ieri limpido e ora diventato una immensa chiazza marrone fino agli Alimini, che tale resterà per diversi giorni. Infatti tutta l’acqua riveniente dal bacino idrografico di Minervino e Casamassella si sta riversando in mare incanalandosi nella valle dell’Idro (che in estate diventa una spiaggetta e ospita partite di beach volley), nella valle delle Memorie (che sfocia nl porto, dove per la cronaca sono affondate tre piccole imbarcazioni) e nel canalone di Porto Badisco.

E proprio a Porto Badisco si registra una vera e propria tragedia ambientale. «E’ a Badisco il danno più grave –  dice il sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi –  L’acqua è arrivata in mare con una tale potenza che ha letteralmente scavato per un paio di metri nel vecchio alveo di un fiume colmato durante i lavori di bonifica oltre 50 anni fa, portandosi appresso terreno e pietrame. La spiaggia dell’approdo di Enea e il piano di calpestio alle sue spalle sono letteralmente scomparse. Un danno incalcolabile», conclude il primo cittadino di Otranto. Quell’acqua che ha provocato lo scempio che si può vedere dalle immagini che pubblichiamo (GUARDA LA FOTOGALLERY), avrebbe dovuto scorrere lungo un taglio artificiale realizzato negli anni ’40 del secolo scorso per evitare che arrivasse direttamente a mare attraverso la spiaggia. Ma quel canale negli anni si è riempito di detriti e rifiuti – anche a causa della cattiva manutenzione – per cui ieri si è accumulata sul muro di contenimento lungo la spiaggia e lo ha sfondato con una violenza inaudita.

Intanto la litoranea Otranto-Porto Badisco è stata chiusa e sulla Martano-Otranto è crollato il muro di cinta del campo sportivo.

A Minervino centro storico allagato

otranto valle dell'idro allagata
Otranto, la valle dell’Idro allagata

Centro storico completamente allagato a Minervino di Lecce, dove il canale circondariale  è esondato riversando l’acqua in paese e arrivando nell’area intorno da Cocumola a Giuggianello. «Sono sindaco dal 2004, ne ho viste tante, ma mai  un evento così devastante». Non ha parole il sindaco di Minervino Ettore Caroppo, che per ora può solo constatare i danni alla piazza, alle case e scantinati e ai negozi del centro storico. Il paese è diventato il centro operativo per la Protezione civile che già da ieri sta organizzando e coordinando i soccorsi.

Oggi intanto partono i sopralluoghi per quantificare i danni e i soldi necessari a cominciare a riparare ciò che è stato distrutto e venire incontro agli agricoltori che hanno visto in poche ore andare in fumo le loro produzioni. I comuni colpiti hanno intenzione di chiedere lo stato di calamità naturale.

 

Articoli correlati