Natura, la salvaguardia dei cetacei nel Santuario Pelagos

Durante le ecocrociere della Corsica Sardinia Ferries si sono incontrati esemplari di stenelle come questi (Foto Massimiliano Rosso)

Una serie di studi ha rilevato che nel Mar Tirreno vi è una massiccia concentrazione di cetacei, dovuta soprattutto alla presenza di cibo. Il Santuario Pelagos è un’area marina protetta, compresa nel territorio  francese, monegasco e italiano e classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo. In territorio italiano, il Santuario per i mammiferi marini è stato istituito nel 1991 come area naturale marina protetta di interesse internazionale e occupa una superficie compresa tra Liguria, Sardegna e Toscana.

Quest’area del Tirreno è territorio preferito da due delle dodici specie di mammiferi marini. Diverse indagini, nel corso degli anni, hanno verificato la presenza di stenelle e balenottere comuni. La rivista scientifica Marine Biology ha pubblicato un articolo basato su cinque anni di monitoraggio estivo (2007-2011) di cetacei nel Tirreno Centrale. È risultato che le balenottere utilizzano la regione tirrenica come area di alimentazione. Lo studio nel Tirreno Centrale ha messo in relazione gli avvistamenti di balenottera con le concentrazioni nelle acque marine di clorofilla CHL, che è legata alla presenza di fitoplancton (nutrimento primario per zooplancton e piccoli pesci). Nei cinque anni di studio gli avvistamenti delle balene erano distribuiti unicamente dove maggiore era la concentrazione di clorofilla.

Fondazione CIMA e Corsica Sardinia Ferries riattiveranno, per l’ottavo anno consecutivo, il progetto di monitoraggio dei cetacei all’interno del Santuario Pelagos. I ricercatori (Marine Mammal Observers) si imbarcheranno ogni settimana sulle navi gialle dirette in Corsica, per raccogliere dati sulla presenza e distribuzione dei cetacei nel Mar Ligure. Questo monitoraggio è parte di un progetto più ampio, che coinvolge altre tratte servite dalla Compagnia e altri enti di ricerca, quali l’Università di Pisa e Accademia del Leviatano, con il coordinamento di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Un traghetto Corsica Sardinia Ferries 

La campagna 2013 si è conclusa con numeri altissimi. Sono stati più di 700 gli avvistamenti di cetacei nel Santuario; numerose le occasioni in cui questi animali sono stati visti saltare completamente fuori dall’acqua. Numeri da record anche per lo zifio: questa specie era mediamente avvistata 5 volte all’anno, mentre la scorsa estate è stata incontrata 21 volte. Il capodoglio, altro gigante dei mari, è stato avvistato 16 volte, anche assieme ad alcuni cuccioli. «Un dato molto inusuale ed importante – affermano i ricercatori – poiché indica possibili cambiamenti climatici».

Il progetto CIMA-Corsica Sardinia Ferries non è solo ricerca e divulgazione, ma anche salvaguardia dei cetacei. Fondazione CIMA studierà nuovi protocolli per la segnalazione in tempo reale degli avvistamenti, al fine di ridurre ulteriormente il rischio di collisioni. Sarà perciò organizzato un corso di formazione specifico, rivolto a comandanti ed ufficiali delle navi gialle. Concludono i ricercatori: «In tutti questi anni, non si sono mai verificati episodi di collisione con cetacei. La presenza a bordo dei Marine Mammal Observers e la preparazione degli equipaggi della Compagnia sono garanzia di attenzione e salvaguardia verso i cetacei».

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