Mostra del cinema di Venezia, in scena anche ambiente e cambiamenti climatici

WWF e Green Drop Award alla Mostra del cinema di Venezia per parlare di tutela dell’ambiente. Un video di Gabriele Muccino e la 7ma edizione della rassegna che premia l’ecosostenibilità

Anche questa 75ma edizione della Mostra del cinema di Venezia abbina al red carpet delle star internazionali il green carpet delle pellicole che hanno per protagonista la tutela dell’ambiente. E per ricordarlo al pubblico ci stanno pensando uno short film prodotto da WWF e il Green Drop Award, appuntamento che dal 2012 ricorda la necessità di prendersi cura del pianeta.

Cambiamento climatico, l’impegno di WWF ed EDI

Quarantacinque secondi, meno di un minuto per chiarire quale futuro ci aspetta se continueremo a ignorare i cambiamenti climatici. Tanto dura infatti lo short film  d’autore, prodotto e realizzato da EDI Effetti Digitali Italiani per la regia di Gabriele Muccino, che ha per protagonista il difficile percorso verso la sopravvivenza di mamma orsa con i cuccioli. Lo short film,  arricchito dal doppiaggio di Stefano Accorsi e dalle musiche di Paolo Buonvino, verrà proiettato per tutta la durata del festival del Cinema da oggi 29 agosto all’8 settembre sul red carpet e non a caso a  Venezia, simbolo delle città a rischio ‘innalzamento dei mari’, provocato dai cambiamenti climatici; un patrimonio a rischio estinzione proprio come l’orso polare protagonista della storia.

Orsi reali, orsi virtuali

Nello short film (già presentato in occasione di Earth Hour 20189 l’orso è in carne, ossa e… pixel. Infatti, nella seconda parte dello spot, le immagini mostrano un orsa con i suoi cuccioli ricreati digitalmente da EDI per raccontare la condizione precaria della specie e, soprattutto della sua “casa” che si sta letteralmente sciogliendo. Il messaggio paradossale  lanciato da WWF e EDI è chiaro: rischiamo di lasciare alle future generazioni solo ‘animali in realtà virtuale’ e non più osservabili in natura, perché probabilmente estinti.

Attualmente secondo le stime gli orsi sono complessivamente tra i 22mila e i 31mila esemplari; per gli scienziati e gli esperti  la specie rischia l’estinzione  a causa della veloce riduzione del ghiaccio marino, habitat cruciale per gli orsi polari. Entro il 2050  rischiamo di perdere il 30% della popolazione di orso polare finora stimata.

Gli effetti del cambiamento climatico si ripercuotono anche su di noi. Dobbiamo sbrigarci, avverte il WWF, a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra se vogliamo mantenere l’impegno dell’Accordo di Parigi e limitare il riscaldamento globale a 1,5°C . Purtroppo le emissioni di CO2 hanno ripreso a crescere e attualmente la concentrazione in atmosfera ha raggiunto e superato le 408 parti per milione, come non succedeva da centinaia di migliaia, se non milioni di anni.

Green drop Award, alla Mostra del cinema di Venezia premiato l’ambiente

E dal 2012 che a Venezia viene assegnato un trofeo consistente in una prestigiosa goccia d’acqua in prezioso  vetro di Murano che al suo interno custodisce un po’ di terra proveniente ogni anno da paesi diversi o da epoche lontanissime.  Il Green Drop Award è patrocinato dalla Fima, la Federazione Italiana Media Ambientali, e viene assegnato da Green Cross Italia – l’ONG che si interessa di sviluppo sostenibile fondata da Mikhail Gorbaciov – alla pellicola che tra quelle in concorso sa cogliere, recita la motivazione,“i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”.

Ad assegnare il premio è una giuria composta da personalità che si sono impegnate in prima persona per la tutela dell’ambiente. Nel 2017 il film premiato fu Nobili bugie, diretto da Antonio Pisu e interpretato tra gli altri, da Gianni Morandi, Claudia Cardinale, Raffaele Pisu e Giancarlo Giannini. Il film è stato realizzato con un notevole risparmio di emissioni di Co2.

Gisotti: “Lanciare un grido d’allarme sulle emergenze ambientali”

Mostra del cinema di Venezia Green Drop Award
La goccia d’acqua in vetro di Murano realizzata dal maestro Simone Cenedese, costituisce il trofeo assegnato dal Green Drop Award (foto da http://GREENDROPAWARD.COM/)

«Un festival internazionale come la Mostra del cinema di Venezia è il luogo giusto per allertare il pubblico sulle emergenze ambientali e lanciare un grido d’allarme forte, perché coniuga cultura ed intrattenimento. Quest’anno poi l’attenzione si rivolge allo scioglimento dei ghiacciai, un’emergenza climatica che si sta consumando nel silenzio, o meglio nell’indifferenza della politica internazionale», spiega ad Ambient&Ambienti Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award.  Va ricordato che quello di Venezia è stato il primo festival internazionale di cinema a sposare la causa ambientalista, ben prima delle rassegne di Cannes,Toronto o Berlino.

Alla Mostra del cinema di Venezia “piccole gocce per un grande cambiamento”

La scelta della goccia d’acqua come simbolo del premio  anche in questo caso non è casuale: una piccola goccia insieme a tante altre piccole gocce, può formare una grande “onda di cambiamento”. La terra contenuta ha sempre un forte valore simbolico: quella del 2012 era terra brasiliana in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile “Rio+20”, nel 2013 è stata la volta dell’Egitto, per ricordare il periodo terribile vissuto da questa nazione ma anche come auspicio a riemergere presto. Nel 2014 proveniva dall’Antartide per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del global warming, nel 2015 dal Senegal, paese emblema della siccità, al centro di campagne di sensibilizzazione e di progetti di cooperazione di Green Cross. Nel 2016 è stata la volta della terra proveniente dal sacro Convento di Assisi, luogo natale di San Francesco ed emblema della potente enciclica Laudato si’. Lo scorso anno, invece, la scelta è caduta su un campione di terra risalente a 66 milioni di anni fa, il periodo di estinzione dei dinosauri.

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Per l’edizione 2018 la terra custodita nel trofeo «verrà da un luogo delicatissimo del pianeta», dice Gisotti, che però non aggiunge altro, in attesa di rendere noti i particolari d del Green Drop Award numero 7  venerdì 1° settembre.

 

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