Usa e getta: oggetti monouso sono tabù o opportunità green?

Sempre più serrati i divieti UE sugli oggetti usa e getta. Cresce, però, la produzione di bio-materiali. Assobioplastiche: «Valorizzare le bioplastiche dove usa e getta è inevitabile»

Entro il 2021, la plastica monouso scomparirà dagli scaffali dei supermercati europei. L’Unione Europea sta allungando la lista dei prodotti usa e getta che dovranno essere riprogettati in chiave ecologica.

Prodotti usa e getta in chiave ecologica

Non solo shoppers, stoviglie e bottiglie, ma anche cotton-fioc, bastoncini per i palloncini, miscelatori per bevande, attrezzi da pesca e filtri per le sigarette. Si tratta di oggetti costantemente presenti nella vita quotidiana, spesso irrinunciabili, che sono però tra le principali cause di inquinamento dei mari e dei corsi d’acqua.

L’usa e getta sembra diventare un tabù, un divieto necessario per poter salvare l’ambiente. In parallelo, la filiera dei bio-materiali incrementa fatturati e investimenti, traendo linfa vitale soprattutto dalla produzione di oggetti monouso.

Usa e getta: bioplastiche, un settore in costante crescita

Assobioplastiche, associazione che riunisce i produttori italiani di bio-materiali, ha presentato a Roma i dati del suo quarto rapporto annuale.

stoviglie monouso a mensa
La mensa scolastica è uno degli ambienti dove l’utilizzo di oggetti monouso è inevitabile, per ragioni logistiche e igieniche

L’industria delle biopastiche – si legge nel rapporto – sta attraversando in Italia un periodo florido. Sono 240 le aziende impegnate nella filiera, che impiegano oltre duemila addetti ai lavori e dichiarano un fatturato complessivo di oltre 500 milioni di euro.

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I bio-materiali sono impiegati negli shopper monouso e per la raccolta differenziata, nel packaging alimentare, in oggetti e prodotti per l’agricoltura e la ristorazione.

Assobioplastiche stima un trend di crescita costante del settore; l’Italia potrebbe esportare nuovi modelli di economia circolare La normativa UE contro il monouso, affermano i produttori di bi-materiali, potrebbe ostacolare questo scenario di crescita.

«Manca un approccio critico al concetto di usa e getta – ha affermato Andrea Fluttero, presidente di Unicircular, Unione imprese economia circolare – Non si deve condannare il monouso, ma valorizzarlo e renderlo sostenibile in quei settori in cui il monouso è inevitabile».

Usa e getta inevitabile: il racconto di buona pratica

La mensa scolastica è uno degli ambienti dove l’utilizzo di oggetti monouso è inevitabile, per ragioni logistiche e igieniche.

Milano ristorazione, gestore del servizio mensa nelle scuole del capoluogo lombardo, ha introdotto l’uso di stoviglie biodegradabili e compostabili. «Municipi e famiglie – ha raccontato Fabrizio de Fabritiis, presidente di Milano ristorazione – ci hanno richiesto soluzioni che riducessero i rifiuti nelle mense scolastiche, mantenendo alta la qualità del servizio».

Il mater-bi è risultata la soluzione vincente per una mensa più ecologica. «L’impiego della porcellana – ha proseguito De Fabritiis – era pericoloso, in quanto suscettibile di frequenti rotture; le stoviglie in plastica-cartone preservavano la qualità dei cibi, ma rendevano il riciclo più complesso. Il mater-bi non altera il sapore delle pietanze e il coperto è poi avviato completamente al riciclo».

Bio-materiali usa e getta: come promuoverne l’uso

L’esperienza delle mense milanesi dimostra che il monouso presenta delle eccezioni, che la normativa Ue deve annoverare. «Le stoviglie compostabili – ha detto Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – sono un esempio di monouso non solo inevitabile, ma sostenibile ed efficiente».

Assobioplastiche ha annunciato la costituzione di Biorepack, primo consorzio europeo per il riciclo degli imballaggi in bioplastica. Il consorzio sosterrà diverse azioni concrete, che promuoveranno un utilizzo virtuoso dei bio-materiali: eco-progettazione degli oggetti, coinvolgimento nelle filiere produttive degli operatori del riciclo, maggiore riconoscibilità delle plastiche compostabili, minore tassazione dei rifiuti organici.

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