Mobilità sostenibile e sharing mobility: ecco le novità

A Genova, un vademecum che spiega come andare in bici rispettando il Codice della Strada, a Bari, approvata la legge sulla mobilità sostenibile e condivisa in Consiglio Regionale

È evidente che le linee guida attuali inerenti la sostenibilità puntano su un sistema di locomozione che sia condiviso e sostenibile. Le nuove prospettive spingono verso nuovi mezzi che possano soddisfare maggiormente le necessità degli utenti.

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La nuova mobilità

Bike sharing, car sharing, auto e veicoli elettrici, scooter e monopattini, tutti mezzi di trasporto a basso impatto ambientale che si possono condividere, risparmiando tempo, denaro ed energia.

Ovviamente, questi sistemi non hanno scoperto nulla di nuovo, perché i mezzi pubblici sono sostanzialmente mezzi condivisi e, in molti casi ormai, sono a basse emissioni. la differenza sostanziale è che treni, pullman, tram, traghetti e aerei possono portare molte persone da un punto ad un altro, mentre i mezzi di trasporto alternativi possono portare un esiguo numero di utenti e non sempre insieme. Nel conteggio della sostenibilità, per capire effettivamente se c’è una riduzione di emissioni nocive nell’ambiente, bisogna considerare anche i consumi di ogni mezzo di trasporto e la provenienza delle fonti energetiche.

La bicicletta

Foto di Pexels da Pixabay

La bicicletta è il mezzo ecologico, economico e sostenibile per eccellenza. Non è più solo un passatempo o uno sport o una passione, è diventata un modello di ecosostenibilità e di ultratecnologia. Ma anche la bicicletta deve sottostare alle norme del Codice della Strada vigente se circola in strada. Se non ci sono corsie preferenziali, le bici utilizzano regolarmente le carreggiate. Ciò risulta evidentemente pericoloso per l’incolumità di tutti. Se poi qualche ciclista dimentica le norme basilari del Codice della Strada (per esempio guida controsenso, senza luci o senza segnalare cambi di corsia) è facile provocare un incidente con gravi conseguenze.

La FIAB di Genova ha compilato un vademecum per educare ad un comportamento responsabile anche sulla bici. “Come FIAB – spiega Romolo Solari, presidente di FIAB Genova – tuteliamo gli interessi dei ciclisti ma li vogliamo pure indirizzare verso comportamenti leciti; riteniamo per questo che sia necessaria una campagna di comunicazione su come ci si deve comportare in strada. Dovrebbe farla il Comune ma in attesa che lo faccia, abbiamo deciso di usare le competenze della nostra Area Tecnica nazionale per spiegare alcuni concetti. Abbiamo reso disponibile all’indirizzo https://adbgenova.it/images/documentipdf/Regole%20biciclette_rev.2.pdf un vademecum compilato dall’Ing. Enrico Chiarini, responsabile dell’Area Tecnica FIAB, in base alle normative vigenti ed a chiarimenti ministeriali in materia stradale sulla circolazione delle bici. FIAB ritiene che una pacifica convivenza tra i vari utenti della strada sia possibile e solo rispettando tutti quanti le regole si potranno limitare il numero degli incidenti che ci vedono, purtroppo, ai primi posti nelle classifiche nazionali.”

Approvata legge su mobilità condivisa e sostenibile in Puglia

La Regione Puglia, in consiglio regionale, ha approvato ieri la legge del M5S “Promozione della mobilità condivisa e sostenibile nei Comuni pugliesi”. “La proposta – spiega il consigliere regionale Antonio Trevisi, primo firmatario della legge – nasce per promuovere l’uso del car sharing elettrico, in modo da abbassare i livelli di traffico e inquinamento e andare incontro alle esigenze degli utenti che scelgono la mobilità elettrica. In particolare, si prevede l’introduzione di misure che contribuiscano ad aumentare le postazioni di ricarica nelle nostre città. Il provvedimento stabilisce che i Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti prevedano, in sede di formazione degli strumenti urbanistici generali e di programmazione territoriale, che almeno il 3% dell’intera superficie delle aree a parcheggio pubblico sia destinata all’installazione di impianti di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica ad uso collettivo (car sharing elettrico), da dislocarsi preferibilmente nelle aree situate in prossimità di attività commerciali, terziarie, produttive, turistiche e interessate dalla presenza di punti di scambio intermodale. La legge fornisce proposte e indicazioni ai Comuni sulle modalità di attivazione del servizio di car sharing. Una strada tracciata anche dal Governo con il DL Rilancio attraverso l’introduzione dell’ecobonus al 110%, che prevede l’applicazione di una aliquota di detrazione fiscale del 110% a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.”

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