
Il capoluogo lombardo è diventato un esempio di smart city europea in continua evoluzione per una crescita sostenibile. Entro il 2030 traffico vietato in città. Sharing è la parola del futuro
Smart city. Ossia innovazione tecnologica, progettazione urbanistica, mobilità in stretta sinergia e connessione per migliorare e facilitare la nostra vita di cittadini. Aumentare la sostenibilità, risparmiare energia, ridurre la produzione di CO2. Importante anche la cooperazione tra settore pubblico e privato, l’incremento degli spazi green e la riqualificazione urbanistica. Questi i principali temi e argomenti sviscerati nelle due giornate di Citytech, il più importante convegno sulla mobilità nelle città del terzo millennio, che si è tenuto – non a caso – a Milano il 14 e 15 settembre scorsi e che ha visto la partecipazione di importanti esperti dei vari settori coinvolti, personaggi politici e privati che si sono confrontati in ben 5 tavole rotonde.
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Progettare la città del futuro prossimo

Questi i titoli: Progettare il quartiere del terzo millennio tra mobilità e urbanistica; la nascita di un quartiere smart; tecnologie digitali e interoperabiità dei dati nelle smart city; la mobilità nella città del futuro; mobilità integrata e big data. Tante idee, tante proposte, tanti progetti sono emersi da questi incontri, un fucina in fermento con un unico scopo finale trasformare le nostre città in luoghi migliori e più facili da vivere.
Milano smart city guarda alle auto elettriche
In concreto? Si sta pensando di chiudere tutte le città italiane al traffico delle auto private entro il 2030, in virtù di soluzioni alternative, in particolare auto elettriche e mezzi in sharing. Le case automobilistiche non stanno a guardare. Recentemente Volvo ha annunciato di voler produrre e vendere solo veicoli ibridi o elettrici dal 2019, lo stesso Jaguar Land Rover entro il 2020. L’auto elettrica è ormai una scelta obbligata e aumenterà velocemente la propria presenza.
Altra intenzione che vede d’accordo moltissimi paesi europei e perfino la Cina, quella di vietare la costruzione di automobili a benzina entro il 2040.
Parcheggi 4.0
Tema attualissimo la comunicazione digitale che dovrà essere disponibile in tutta l’area urbana, libera, gratuita e sicura contro virus e hacheraggio. Il flusso libero dei dati è la più urgente sfida del futuro.
Anche il problema del parcheggio ha nuove soluzioni futuribili. Parkeon, supporter sponsor di Citytech era presente con uno stand dedicato ai parcometri di nuova generazione ovvero “ piattaforme multi-funzione”. Pagamenti con carte di credito e bancomat, informazioni e servizi di vendite a pagamento, orari dei mezzi pubblici ed emissione del biglietto, accesso al wi-fi, news del giorno, previsioni di traffico e del meteo, acquisto di biglietti per musei o cinema e molto altro ancora. Non più un semplice parcometro, ma un assistente urbano al servizio di cittadini e turisti.
Spazio allo sharing

Altre soluzioni? Lo sharing, che già a Milano sia con le biciclette, sia con le automobili sta avendo una grande successo e una vasta diffusione e ci si augura diventi una presenza concreta anche nelle altre città italiane: tema, questo, trattato in diversi interventi.
«Bisogna passare alla mobilità 2.0, quella in grado di raccogliere i dati e integrarli tra le varie offerte creando un tipo di interconnessione orizzontale e non solo verticale», ha affermato Gianluca di Pasquale di EY. «Creare una città veramente intelligente è davvero difficile – ha poi proseguito in proposito Philippe Crist di OECD Transport Forum – ed è assolutamente necessario che ci sia una mobilità nuova in grado sia di rispondere alle esigenze legate agli spostamenti dei cittadini, sia di rispettare l’ambiente e di ridurre le emissioni di CO2. In questo senso lo sharing diventa la parola chiave del futuro, sia per quanto riguarda gli spostamenti pubblici sia quelli privati».
Anche l’autobus a Milano è smart
A questo proposito Mario Tartaglia di FS Italiane ha affermato: «Il numero di spostamenti nelle e tra le città sta aumentando a dismisura rendendo la mobilità sempre più complessa . Di conseguenza è importante che il sistema di mobilità urbana italiano evolva verso un modello più integrato ed equilibrato, aumentando gli investimenti in innovazioni tecnologiche e promuovendo l’intermodalità tra i vari servizi».
Il tema dei trasporti integrati, e in particolare dei mezzi pubblici, è stato ripreso anche da Alberto Zorzan, presidente di ATM Servizi S.p.A., che ha voluto fare il punto anche sull’elettrificazione del trasporto pubblico nel rispetto delle politiche di sostenibilità. In chiusura si è parlato anche di vetture a guida autonoma, prospettiva a lunga gittata temporale, ma già in fase di sperimentazione.