
E’ un menu bio quello proposto dalla mensa scolastica più green d’Italia. Accade nelle scuole comunali di Termoli. Menu a rotazione su otto settimane con attenzione al biologico e 5 furgoni elettrici per la distribuzione dei pasti. Poi, due nuovi defibrillatori
Un “servizio più verde” per una mensa bio. Sia nei piatti, che nelle consegna del cibo. La mensa delle scuole comunali di Termoli cambia passo. E da marzo propone una serie di novità.
A partire dal menu. Più attento ai prodotti tipici locali e al biologico. Proponendo un’offerta gastronomica, che varia dai più tradizionali risotti e paste al pomodoro, passando per i piatti della tradizione rivisitati in chiave ‘baby’ come il sugo di pesce o la polpetta di pesce alla termolese. Fino a proposte con carboidrati ‘alternativi’ come il farro “per abituare il palato ed educare a gusti diversi”.
Il ciclo dei menu bio

La variazione del menu, altra novità, sarà impostata su un ciclo di otto settimane. “E’ un caso unico in Italia – spiega Bruno Loiacono, responsabile Cirfood, la ditta che gestisce il servizio -, perché nelle altre città si ruota su quattro settimane”. Durante la conferenza di presentazione del servizio ha inoltre ribadito come i menu bio vengano preparati rispettando le diverse esigenze etiche, religiose ma anche nel caso di bambini intolleranti o vegani (in questi ultimi due casi solo dietro presentazione di un certificato medico).
Non solo il prodotto finale. Anche il servizio di consegna dei pasti sarà ‘green’. “Verranno usati cinque furgoni elettrici e quindi ad emissione Zero con un’autonomia di 270 km che percorreranno le strade della città per distribuire i pasti”.
La mensa ‘a colori’
Una nuova modalità che entusiasma l’amministrazione comunale. «Vengono preparati ogni giorno 1200 pasti – evidenzia il vicesindaco e assessore alla Scuola, Maria Chimisso – e il menu che prima era diviso in base alle stagioni, a partire da marzo offrirà una maggiore varietà di portate per venire incontro alle esigenze dei bambini che amano cambiare e devono poter avere un rapporto anche piacevole con il cibo». Anche per questo si è pensato a piatti colorati, «dove ci sia sempre il verde delle verdure perché, e in questo chiediamo anche la collaborazione delle famiglie, i bambini vanno educati ad un’alimentazione sana e ricca di frutta e verdura».
I costi dei menu bio e il comitato
Per valutare il servizio e proporre correttivi e consigli, c’è anche un vero e proprio comitato mensa, costituito tra gli altri anche da tre consiglieri comunali, due di maggioranza e uno di minoranza e da nutrizionisti. Per quanto concerne i costi dei pasti, l’assessore ha spiegato che «il Comune contribuisce in maniera significativa al costo dei pasti poiché ogni singolo pasto costa 5, 12 euro mentre le famiglie lo pagano al massimo 3 euro, inoltre il costo per le famiglie varia moltissimo a seconda della fascia di reddito perché si vuole consentire a tutti di usufruire del servizio mensa.

D’altra parte l’alto numero dei pasti serviti ogni giorno dimostra quanto sia apprezzato questo servizio».
I defibrillatori
Nelle scuole verranno posizionati anche dei cartelli in cui si pubblicizza la sana alimentazione. E tra salute e sicurezza, Cirfood ha donato due defibrillatori, che sono stati già consegnati ai due plessi scolastici con la maggiore popolazione di studenti e adulti: la scuola Brigida e il plesso scolastico Bernacchia – Principe di Piemonte. Vista la posizione centrale dell’istituto, “potrà essere usato per la comunità e non solo per la scuola”.