Rivendite di prodotti fitosanitari e operatori agricoli nel mirino del Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) di Bari: dai controlli effettuati su quattordici aziende delle province di Bari, Taranto e Barletta-Andria-Trani, sono emerse irregolarità nella registrazione delle stesse al Ministero della Sanità; inoltre, è stato riscontrato l’utilizzo di fitoregolatori molto nocivi e diserbanti i cui principi attivi non sono ammessi al commercio. Sono stati pertanto confiscati 1500 kg di prodotti fitosanitari illegali e comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 250mila euro.
A Bisceglie (BT) e nel barese (Conversano e Turi), l’attività investigativa è stata condotta nelle campagne: alcuni operatori agricoli sono stati sorpresi in possesso di fitoregolatori a base di Idrogeno Cianammide, il cui utilizzo è bandito per legge dal 2008. Altrettanto pericolosi i prodotti antiparassitari sequestrati in una ditta del comune di Castellana Grotte (BA), dove erano detenuti in modo improprio e senza rispettare i vincoli di legge. Nel comune di Ruvo di Puglia, i Forestali hanno sequestrato fertilizzanti (tra cui agrofarmaci contenenti principi attivi non più ammessi al commercio), terricci ed alimenti per animali giacenti nei locali di una ditta priva delle necessarie autorizzazioni.
In provincia di Taranto, l’indagine ha riguardato le farmacie agricole: a Grottaglie sono stati sequestrati 70 confezioni di fungicidi e insetticidi privi di regolari autorizzazioni; a Castellaneta, ritirati dal mercato 900 chilogrammidi prodotti definiti fertilizzanti, ma privi di etichetta.
Complessivamente, sono stati confiscati 1500 kg di prodotti fitosanitari illegali ed elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 250mila euro.