
Un convegno il 4 e 5 aprile nella “città dei sassi”, capitale europea della cultura 2019 per affrontare i problemi legati al degrado del patrimonio edilizio a causa dell’umidità.
Matera ed i Sassi, eletti quest’anno a Capitale europea della Cultura, sono a loro modo un enorme cantiere edile a vista, un esempio di recupero, lì dove è avvenuto, il più possibile conservativo di ambienti antropizzati nei quali si manifesta, più che altrove, una delle patologie edilizie più gravi e difficili da debellare, ovvero l’umidità.
Ed è proprio l’umidità una delle forme più diffuse di degrado del patrimonio edilizio, ed in particolare di quello storico, come quello di Matera, che sarà al centro il 4 e 5 aprile prossimi, di un convegno di alto profilo scientifico ma anche pratico e applicativo, come dice il titolo stesso: “Tecnologie per il recupero del costruito. Umidità nelle costruzioni: diagnosi e metodi di intervento. Dal taglio meccanico alla tecnica a neutralizzazione di carica“. Il convegno verrà ospitato dal Comune di Matera, da Matera 2019 Open Future e dall’Università della Basilicata in partnership con le università di Ferrara, Napoli, Padova, del Salento ed il Politecnico di Torino.
Matera: tutte le tecniche per il recupero degli edifici

A Matera verrà illustrata l’innovazione tecnologica più promettente realizzata negli ultimi anni, ovvero la “Tecnica a Neutralizzazione di Carica” (CNT) proposta per combattere gli effetti dell’umidità provocata, in particolare, dalla risalita capillare sul patrimonio edilizio storico come anche sull’edilizia residenziale. Si esamineranno quindi caratteristiche e vantaggi di questa nuova tecnologia, che rappresenta un’evoluzione rispetto ai tradizionali metodi elettrici e di cui recentemente il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, ha sottolineato l’importanza nell’ambito della conservazione e tutela dei beni culturali.
Durante il convegno – patrocinato dai Ministeri dei Beni ed Attività Culturali, dell’Università e della Ricerca, dello Sviluppo Economico e della Salute – gli esperti faranno il punto anche su tutti i progressi fin qui ottenuti dalla ricerca scientifica sulle misure utili per combattere gli effetti che l’umidità nelle murature ha sulla sicurezza, sulla salute umana e sulla conservazione del patrimonio edilizio, storico e artistico: problema spesso trascurato rispetto ai temi della sismica e dell’energetica.
Nella prima giornata del 4 aprile si terranno due sessioni di lavoro che affronteranno vari temi, non ultimo quello della qualità dell’aria indoor negli ambienti sia museali e culturali che in quelli abitativi.
Matera: un premio per le migliori tesi di laurea
Il 5 aprile Tavola rotonda su ricerca industriale e sviluppo sperimentale per il recupero del patrimonio costruito, moderata dalla Prof. Arch. Antonella Guida (ordinario di Architettura tecnica e coordinatore dei corsi di studio in Architettura UNIBAS); interverranno il Dott. Emanuele Amodei (Presidente Palazzo Spinelli Group e Ambasciatore Città di Firenze), l’Ing. Sante Lomurno (Dirigente Lavori Pubblici Comune di Matera), il Dott. Juri Franzosi (Direttore Generale di Ance Varese e Responsabile del progetto FIDEC), l’arch. Virginia Rossini (Presidente A.B.A.C.O.), il Geom. Massimo Druetto (Presidente ANTEL) e il Prof. Ing. Juan Bautista Aznar Mollá (Università Politecnica di València).
Durante la prima giornata verrà anche consegnato il Premio DOMODRY ACADEMY Edizione 2018 alle due migliori tesi di laurea discusse nel triennio 2016-18 sui temi dell’umidità nelle costruzioni. L’iniziativa è stata istituita da DOMODRY con il sostegno del M.I.U.R. e di varie università.
La partecipazione al convegno da diritto ai crediti formativi professionali per gli Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali.
Il programma completo del convegno su degrado patrimonio edilizio è scaricabile a questo link . Per partecipare all’evento è necessario registrarsi online sull’apposita piattaforma, tramite questo link.