Manca tracciabilità e rispetto dell’HACCP: sanzionato ristoratore

Continuano i controlli a tappeto della Guardia Costiera di Monopoli e della ASL Bari nei ristoranti etnici

 

Mezzo quintale di prodotti alimentari sequestrati e 3 sanzioni elevate. È questo il bilancio dell’operazione eseguita dalla Guardia Costiera di Monopoli, in collaborazione con gli ispettori del Servizio Igiene Alimenti della ASL di Bari, in un altro ristorante etnico della città.

I controlli, che si sono intensificati alcune settimane dopo che un cliente era finito in ospedale dopo aver cenato in un ristorante etnico, hanno interessato diversi ristoranti, elevando 14 sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 22 mila euro, per l’inosservanza delle procedure HACCP e delle norme basilari di igiene. Contestualmente sono stati sequestrati 3,5 quintali di prodotti alimentari, soprattutto pesce, per assenza della tracciabilità degli alimenti e l’errato metodo di conservazione e di scongelamento. È stato necessario sospendere l’attività lavorativa di 2 ristoranti a causa delle pessime condizioni igienico-sanitarie.

Questa nuova campagna di controlli a tappeto da parte della Guardia Costiera e della ASL, che si aggiunge alle verifiche periodiche soprattutto in alcuni periodi dell’anno, sta spingendo molti ristoratori a mettersi in regola per evitare le sanzioni e la chiusura dell’attività.

Anche questa volta, l’ispezione ha permesso di rilevare subito una serie di violazioni, tra cui l’assenza di un sistema di tracciabilità di alimenti pronti per la vendita al pubblico e il mancato rispetto delle procedure di autocontrollo previste dai protocolli dell’HACCP.

Sono stati quindi sequestrati quasi mezzo quintale di prodotti alimentari, soprattutto pesce, congelati e conservati in confezioni non idonee per senza alcun riferimento alla tracciabilità.

Ricordiamo che l’assenza della tracciabilità è una grave inadempienza perché il cliente non è in grado di sapere la storia dell’alimento, la salubrità e la qualità. In caso di prodotto contaminato, alterato, o contenente elementi allergenici, i problemi alla salute possono essere anche molto gravi.

A conclusione dell’operazione, oltre al sequestro degli alimenti, sono state elevate 2 sanzioni amministrative al titolare del ristorante per un importo totale di 3.500 euro.

Durante i controlli, è stato ispezionato anche il mezzo di un fornitore sta stava scaricando i prodotti ittici. Anche il grossista, la cui sede è nel tarantino, è stato sanzionato con un’ammenda di 2 mila euro, perché il furgone non è idoneo al trasporto degli alimenti: secondo gli ispettori della ASL e i militari della Guardia Costiera, il mezzo non rispetta la “catena del freddo”, per cui, nel tragitto, gli alimenti possono subire contaminazioni batteriche.

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