
Grandine, pioggia battente e forte vento hanno infierito sulle coltivazioni provocando gravi danni al comparto
Le grandinate, le piogge torrenziali, il vento forte non hanno risparmiato il fine settimana in Puglia. Molte strade e città hanno avuto grossi problemi alla viabilità e non è mancata la paura in alcuni a causa per le strade allagate, il vento sferzante e l’acqua impetuosa.
Ma i danni più evidenti e pesanti sono quelli provocati all’agricoltura. Tra Bari e Foggia la grandine ha devastato le serre, i vigneti, gli oliveti e i pomodori. Le associazioni di categoria sono subito intervenute per denunciare quanto accaduto.
Per Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, “Siamo in una fase molto delicata, in alcune zone la vendemmia è ancora in corso e anche le olive sono esposte.”. Le grandinate potrebbero causato danni tali da compromettere persino il lavoro di un anno degli agricoltori. “Sfortunatamente – afferma Lazzàro – a causa della mancanza di guadagni adeguati dalla vendita dei prodotti, gli imprenditori agricoli non sono in grado di sottoscrivere polizze assicurative per coprire eventuali danni economici.”. Poiché il maltempo non è ancora del tutto transitato sul nostro territorio, in molte zone, colpite diversamente dalla furia dell’acqua e del vento, non ci sono ancora le stime dei danni, per cui è difficile comprenderne appieno la gravità della situazione.
Per il Presidente Unapol Tommaso Loiodice, “Le olive, giunte ormai a maturazione, non hanno retto agli eventi atmosferici ed è davvero frustrante dover vedere il frutto degli ulivi spazzato via a ricoprire il terreno. Sono scene a cui non vorremmo assistere, il lavoro di un intero anno perso poco prima della raccolta. Chiaramente, tutto questo si traduce in un disastro economico che mette a repentaglio la sopravvivenza di tante aziende agricole e le economie di interi territori, con una perdita economica importante in un settore tra i più strategici dell’agroalimentare italiano. Ci uniamo quindi al coro delle altre sigle di tutela e rappresentanza del mondo agricolo per richiedere maggiori garanzie assicurative e di ristoro, affinché gli sforzi dei nostri produttori olivicoli siano tutelati e valorizzati al meglio.”.
Una situazione particolarmente grave e difficile da gestire, visto che ormai dobbiamo abituarci a situazioni del genere. Fondamentale, quindi, trovare immediatamente una serie di soluzioni tra gli operatori e il Governo per tutelare il comparto, di vitale importanza per la nostra sopravvivenza. Necessario anche uno sforzo congiunto per frenare quantomeno gli effetti dei cambiamenti climatici, attuando immediatamente, non soltanto a parole, politiche sostenibili condivise ad ogni livello e in tutto il mondo.
Solo in questo modo gli sforzi saranno ben ripagati. Ma non possiamo più aspettare. Abbiamo già perso troppo tempo e recuperare sarà molto difficile, prima che sia troppo tardi.